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I Maestri di sci ascolani:
«Il Cda del Cotuge
è da sostituire»

ASCOLI - Si surriscalda il clima in vista dell'assemblea dei soci del Cotuge. Nuovo affondo dei maestri ascolani anche alla luce dell'annullamento della gara di affidamento degli impianti alla "Finori srl"
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Si surriscalda di nuovo il clima intorno alla montagna di casa nostra, Monte Piselli, “croce e delizia” di sciatori e appassionati outdoor. A distanza di poche ore dall’assemblea dei soci del Cotuge (leggi l’articolo) si fanno sentire nuovamente i maestri di sci ascolani (una trentina) che hanno messo nero su bianco una presa di posizione unitaria.

La seggiovia di Monte Piselli

Nei giorni scorsi (leggi l’articolo) anche il presidente regionale del collegio, Lorenzo Alesi, non aveva risparmiato critiche lanciando anche proposte operative. Ora il nuovo affondo attraverso una minuziosa ricostruzione degli ultimi avvenimenti.

«Il Tar Abruzzo -dicono i maestri- ha annullato l’atto con cui il Cotuge aveva affidato alla società Finori srl la gestione degli impianti sciistici della stazione di Monte Piselli. Per i giudici il Cotuge non ha correttamente  interpretato l’articolo 7.3 del capitolato di gara in base al quale avrebbe dovuto escludere la ditta “Finori srl” perché non aveva allegato il piano economico finanziario (Pef). Secondo i giudici il Cotuge ha inoltre sbagliato nel voler concedere alla “Finori srl” la possibilità di presentare il pef tardivamente rimettendolo così in gara.

Nel frattempo il presidente Lori è stato protagonista di una mossa sorprendente. Procediamo con ordine. L’assemblea del Cotuge del 02/03/2020 affermava, con la sola opposizione del presidente Lori, la necessità del rinnovo del CdA a seguito dell’ingresso dei nuovi consorziati, fissava quindi  la data dell’ assemblea elettiva al 23 Marzo 2020. Ma in data 16.3.2020 il presidente Lori ha scritto testualmente ai consorziati quanto segue: il cda ha “inteso avviare una consultazione scritta della volontà dei consorziati”.

La lettera prosegue chiedendo di nominare il sindaco Marco Fioravanti come Presidente dell’assemblea, Andrea Luzi segretario e di riconfermare l’attuale Consiglio d’Amministrazione fino alla naturale scadenza del suo mandato (luglio 2022). La lettera si conclude con la seguente frase:

Stante la necessità di adottare con la massima sollecitudine le decisioni anzidette ….. si richiede a codesti enti di inviare risposta a mezzo pec entro 10 giorni da oggi”. Questa iniziativa ci lascia  basiti perché Lori si rivolge con una lettera agli enti consorziati come si rivolgerebbe all’organo assembleare regolarmente e validamente costituito chiedendo “di adottare le decisioni anzidette”, evidentemente considerando le eventuali risposte alla stregua di valide espressioni di voto.  Ma lo statuto del Cotuge non prevede una simile procedura. Sembra trattarsi quindi di una mossa finalizzata ad aggirare lo statuto e la sopra citata decisione dell’assemblea di indire l’elezione di un nuovo CdA».

E ancora: «La cosa paradossale -aggiungono ancora i maestri-  è che alcuni degli enti consorziati hanno risposto con parere favorevole ad una cosi strana e, come detto, irrituale richiesta. Difatti solo il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Sergio Fabiani, ha correttamente declinato la sua adesione  definendo la procedura proposta nei seguenti termini (testuali) “non conforme allo statuto … i provvedimenti conseguenti potrebbero essere  viziati  da illegittimità e quindi annullabili”.

Il presidente della Provincia ascolana ha colto nel segno. Al contrario il presidente della provincia di Teramo Diego Di Bonaventura, il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, il sindaco di Valle Castellana Camillo D’Angelo e il Comune di Campli a firma di Pietro Adriani, hanno aderito alla procedura ed hanno dato il loro parere favorevole a tutte le richieste del presidente del Cotuge.

Evidentemente questi enti non si sono resi conto di essersi prestati a un’iniziativa che potrebbe essere viziata da illegittimità e che, se venisse portata avanti, trascinerebbe il  CoTuGe  in una spirale di ricorsi ed annullamenti  tali da paralizzarne l’attività con conseguente chiusura della stazione a tempo indeterminato. Dunque qualcosa di molto rischioso e grave. Per questi motivi -concludono- ed altri che spiegheremo in un prossimo intervento, riteniamo che l’attuale cda debba immediatamente essere sostituito in toto e che venga aperta la struttura dell’ente  .


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