di Andrea Ferretti
Promette un posto di lavoro, si fa consegnare 4.000 euro e poi sparisce. Una delle prime truffe della Fase 2 nel Piceno ha come protagonisti una donna di 56 anni di San Benedetto (la vittima) e un imbroglione di 43 anni (il truffatore) che vive in un centro del Teramano non lontano dal confine col Piceno, originario della Campania.
Il Commissariato di San Benedetto dove si è recata la donna
Una truffa classica, e meraviglia come ci sia ancora chi nel 2020 possa cascarci. Ma, purtroppo, i malfattori si riproducono in continuazione, così come una persona che sta attraversando un momento difficile non manca mai. Sta di fatto che predatore e preda sono entrati in contatto, e lui le ha assicurato un posto di lavoro come autista per la consegna dei pasti nelle mense.
In cambio servivano però 4.000 euro, probabilmente circa sei mesi di stipendio del fantomatico impiego. Lei è riuscita a trovare quella cifra e l’ha consegnata all’uomo che, ovviamente, ha ben presto fatto perdere le proprie tracce. La 56enne ha provato a contattarlo al telefono cellulare: niente da fare.
A quel punto ha chiesto aiuto alla Polizia, rivolgendosi al Commissariato di San Benedetto. Ai poliziotti c’è voluto ben poco per risalire a quel telefono e a dare quindi un nome, e poi un volto, al truffatore. E hanno anche scoperto che non si trattava di un imbroglioncello improvvisato, bensì di un truffatore seriale.
Nel suo “curriculum” sono spuntate altre venti truffe. A quel punto è scattata la denuncia, ed ora il 43enne dovrà vedersela con la Procura della Repubblica di Ascoli. Chissà se intanto la donna ha potuto recuperare i soldi che le sono stati sottratti con l’inganno. Probabilmente no.
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