“Grande figlio di…” scriveva Lucio Dalla nel primo bel successo degli stadio. Era il 1982 e quel “figlio di” altri non era che Ricky Portera, storico chitarrista italiano che ha scritto pagine di musica italiana. Ma non solo, evidentemente, perché sabato 10 febbraio alle 17, presso la sala del Palazzo Bice Piacentini, il Nostro sarà in città nelle vesti di protagonista del romanzo biografico “Ci sono cose che non posso dire. Storia di vita di Ricky Portera”. L’opera è stata scritta dalla giornalista Paola Pieragostini ed edita dall’Armando Curcio Editore. Con lei che curerà l’introduzione letteraria dell’evento, le note e le parole a cura proprio di Portera. L’evento è organizzato grazie all’impegno dell’associazione culturale “Il Campanile” con il patrocinio del Comune e della Commissione Pari Opportunità tra Uomo e Donna della Regione Marche.
Nata come biografia dell’artista e riconosciuta con il pregio letterario di “romanzo biografico di impronta neoumanista”, il libro narra la storia di vita del chitarrista fondatore degli Stadio, collaboratore dei più grandi artisti del panorama italiano tra cui Finardi, Berté, Ron, ma anche attivo coke solista, con tre dischi di cui l’ultimo uscito nel 2014. Il romanzo biografico si presenta come un viaggio del pensiero e dei sentimenti dell’uomo, visto nell’immagine speculare dell’artista, che pagina dopo pagina racconta aneddoti di vita e svela l’autenticità di se stesso.
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