I “Genitori presenti”
scrivono al sindaco:
«Edilizia scolastica,
chiediamo trasparenza»

ASCOLI - L'associazione in merito alla doppia emergenza sisma-coronavirus: «Vorremmo sapere di quali lavori necessitano gli edifici per essere adeguati e a disposizione per settembre, qualunque sia lo scenario»
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«Qual è la visione generale dell’amministrazione comunale in merito all’edilizia scolastica e allo svolgimento dell’anno scolastico 2020/21? Quali iniziative si pensa di attuare per realizzare questa visione? Con quali tempi? Qual è lo stato attuale delle iniziative necessarie per dotare la città di un’edilizia scolastica adeguata e fruibile?». Sono alcune delle domande che l’associazione “Geniutori presenti” pone al sindaco Marco Fioravanti e all’assessore Monica Acciarri in merito, appunto, alla situazione dell’edilizia scolastica cittadina.

«Ci chiediamo se siano state individuate aree ed edifici da utilizzare in sostituzione delle strutture che sono oggetto di lavori di adeguamento -proseguono i genitori-. Quale servizio dell’amministrazione si sta occupando di queste attività? Ma soprattutto, vorremmo sapere di quali lavori necessitano gli edifici e le aree individuate per essere adeguate a una fruibilità che le metta operativamente e concretamente a disposizione per settembre, qualunque sia lo scenario legato al Covid».

«Da tempo infatti si attendono indicazioni in merito ai lavori da eseguire per la messa in sicurezza degli edifici colpiti dal sisma e per l’individuazione di spazi alternativi destinati ad ospitare le attività didattiche durante i lavori proseguono-. Un’attesa, questa, che è resa ancor più urgente da tutte le limitazioni alla didattica tradizionale imposte dall’emergenza Coronavirus. Siamo consapevoli che, se esiste un modo per trasformare in una opportunità questa doppia crisi dell’edilizia scolastica ascolana (sisma e coronavirus), questo dipende dalla capacità di intervenire tempestivamente su esigenze che sono già note e che riguardano la sicurezza degli edifici oltre che la necessità di spazi diversi da quelli a cui siamo stati abituati».

«Dall’altra parte -è la conclusione- la condizione dell’edilizia scolastica comunale emersa dal sisma e la conseguente necessità di metter mano a una situazione che si è rivelata inadeguata agli standard di sicurezza vigenti, ci fanno vedere chiara l’occasione di stimolare un’iniziativa che possa fare della nostra città un luogo di innovazione per gli edifici scolastici al tempo del Covid-19. Da questo sguardo di genitori ci rivolgiamo all’amministrazione comunale. Crediamo che una città che voglia essere pronta al prossimo anno scolastico debba essere in grado di agire in anticipo e in maniera trasparente, farsi carico delle proprie responsabilità e vedere se stessa come una comunità capace di costruire attivamente il proprio futuro, anziché aspettare la prossima emergenza».

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