di Luca Capponi
Ufficio postale con orari troppo ridotti e chiesa di San Bernardino inutilizzabile a causa del Covid. Sono le segnalazioni che arrivano da Montegallo in merito ad un doppio disagio vissuto dai residenti.
La chiesa di San Bernardino (foto Vagnoni)
Il prima problematica è relativa al punto di Poste Italiane allestito nella zona del Centro Operativo Comunale, dove trovano posto gli uffici del municipio, alcune attività commerciali e tutto quanto vi è stato dislocato dopo il sisma.
«L’ufficio postale è aperto tre volte alla settimana dalle 8 alle 14, troppo poco soprattutto nel periodo estivo -spiegano alcuni abitanti-. A volte siamo costretti a compiere le operazioni più urgenti in altri comuni, spostandoci di molti chilometri anche solo per un semplice bollettino».
A tal proposito sia il sindaco Sergio Fabiani che il vice Tiziano Pignoloni si sono mossi per chiedere a Poste Italiane uno sforzo per venire incontro ad una comunità già messa a dura prova dal terremoto ed ora in parte anche dall’emergenza sanitaria, finora però con scarsi risultati.
E a proposito di Covid, sembra che proprio a causa dell’impossibilità di disinfettare parte degli ambienti e dei sedili, le funzioni religiose previste alla chiesa di San Bernardino (riaperta a fine 2018 dopo anni di sforzo e lavori, l’unica ad oggi funzionante) si tengano a volte nello spazio esterno della stessa e a volte in altri spazi di fortuna. Sembra anche che alcune donne si siano offerte di aiutare a pulire l’interno per tornare a utilizzare la chiesa, ma niente. In caso di pioggia o maltempo, dunque, la messa…salta. Tanto che in molti, sconsolati, ammettono candidamente di preferire la versione televisiva a quella dal vivo. Soprattutto gli anziani si dichiarano delusi per il fatto di avere una chiesa tornata fruibile e di non poterla utilizzare per così poco.
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