La Croce Rossa arriva
anche in bicicletta

ASCOLI - Anche questa estate torna l’iniziativa della CRI ascolana con i suoi volontari che continuano ad essere impegnati nel progetto “Il tempo della gentilezza”. Servizio attivo fino al 20 agosto
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I volontari misurano la pressione ad alcuni anziani a Piazza Arringo

di Andrea Ferretti

Come avviene ormai da diversi anni, anche questa estate la Croce Rossa di Ascoli ha attivato il proprio servizio bici. I volontari, attenendosi alle regole del distanziamento sociale, continuano a stare vicini alle persone, soprattutto anziani, con una coppia di soccorritori che opera nel centro storico di Ascoli rinnovando il progetto denominato “Il tempo della gentilezza”.

L’attività viene svolta da oggi fino al 20 agosto, soprattutto nelle ore più calde della giornata, e i due volontari montano bici speciali, attrezzate per il primo soccorso ed equipaggiate anche con un defibrillatore.

Il tutto coordinato dalla centrale operativa del 118 con cui sono in contatto per qualunque tipo di emergenza.

«Il nostro obiettivo – dice Cristiana Biancucci, presidente del comitato ascolano della Croce Rossa – è creare un servizio di assistenza sanitaria innovativo ed ecosostenibile, migliorando e rendendo più tempestivo il soccorso. Con l’ausilio della bici, infatti, si possono raggiungere luoghi magari non accessibili ad un automezzo, come ad esempio le piazze affollate e le rue. Abbiamo poi riscontrato con piacere che soprattutto la popolazione anziana ogni giorno attende l’arrivo dei soccorritori in bici anche solo per la misurazione della pressione o anche solo scambiare due chiacchiere. Un servizio dunque sanitario, ma anche sociale e ambientale se consideriamo che le bici non emettono CO2».

Il progetto nasce sulla scorta di “London Bicycle Ambulance”, soccorso su due ruote che nella capitale inglese è attivo da oltre dieci anni.

Attivo anche in diverse città italiane, si è rivelato un importante mezzo di soccorso negli interventi rapidi di rianimazione del paziente, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, visto che i decessi per infarto sono diminuiti del 25%.


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