di Luca Capponi
Dal magnetismo di Wrongonyou fino al cantautorato emergente di Andrea Nabel, passando per la mitica Nona di Beethoven, musica gitana, pianismo e il violino di Milenkovich. Con la novità del jazz e l’ingresso del Cotton Club nell’ambizioso lavoro di raccordo di Ascoli Musiche. In cabina di regia c’è l’Amat, motore e anima di un cartellone che va via via facendosi più nutrito e interessante. Una sorta di esperimento partito tre anni fa e volto a riunire in un’unica proposta le tante e notevoli realtà che compongono l’offerta musicale delle cento torri.
Guido Castelli e Gilberto Santini
«Una ricchezza che i fruitori non riuscivano a percepire proprio per l’assenza di una “bacheca” ove collocarsi. Merito di “Ascoli Musiche” è stato quello di creare una efficace sintesi in grado di valorizzare ogni singola proposta», ha detto il sindaco Guido Castelli durante la presentazione ufficiale dell’evento, col Comune che è ovviamente parte in causa a livello organizzativo. Con lui e Gilberto Santini, direttore dell’Amat, a illustrare i concerti i rappresentanti delle diverse realtà coinvolte, ovvero Pietro Di Pietro dell’Associazione Coro Ventidio Basso, Emanuela Antolini di Ascoli Piceno Festival, Ada Gentile per Nuovi Spazi Musicali e Gianluca Sulli della Società Filarmonica Ascolana. New entry Emiliano D’Auria e il Cotton, che ha lanciato i prossimi eventi di venerdì 23 febbraio con il trombettista Giovanni Amato e del prossimo 3 marzo con Etienne Mbappè, già bassista di Ray Charles, entrambi sul palco del Cotton Lab di viale del Commercio.
«Il cartellone si arricchisce dunque di altri 6 live, oltre ai 10 “ufficiali” il cui antipasto si è avuto lo scorso 4 febbraio con l’esibizione della violinista Francesca Dego» ha precisato Santini anticipando il tris di eventi del festival APP (il cui “menù” è ancora inedito) scelti per “Ascoli Musiche”. Si tratta dell’omaggio al compositore estone Arvo Pärt dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Marco Berrini e del coro Vocalia Consort – Vox Poetica Ensemble (25 maggio alle 18,30, chiesa di Sant’Andrea), e dei concerti del cantautore Andrea Nabel (25 maggio alle 23, San Pietro in Castello) e Wrongonyou, ovvero Marco Zitelli e il suo anglofolk elettronico, di scena il 26 maggio alle 23 sempre a San Pietro in Castello.
Tornando alla cronologia degli appuntamenti, il più vicino è quello del 28 febbraio al Ventidio Basso che fa parte del Ciclo Sinfonico 2018 della Filarmonica e vedrà Hubert Soudant, direttore principale della FORM, confrontarsi con due giganti come Schubert e Beethoven (h 21).
Il 10 marzo all’auditorium Neroni (h 21,15) ecco il “Romancero gitano”, concerto per coro misto e chitarra promosso dal Coro del Ventidio Basso diretto da Giovanni Farina. Per l’occasione ci sarà con Claudio Marcotulli alla chitarra, alle prese con un programma in parte basato sulla penna di Garcia Lorca e su una composizione di Mario Castelnuovo Tedesco.
Marco Zitelli, alias Wrongonyou
Il 28 marzo, sempre all’Auditorium Neroni ma alle 20,30, spazio a “Dal respiro, immagini” con Stefano Sponta uno dei fisarmonicisti top del panorama internazionale, che arriva tra le cento torri grazie alla sinergia tra l’associazione Ascolipicenofestival e il Premio Internazionale di Fisarmonica di Castelfidardo.
Occasione imperdibile con il maestro “Ludovico Van” e l’esecuzione della Nona dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese, che riunirà ben 4 corali per dare vita ad una spettacolare la Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 di Ludwig Van Beethoven: Coro dell’Accademia di Pescara, Coro del Conservatorio “A. Casella” L’Aquila, Corale Novantanove de L’Aquila e il Coro Ventidio Basso. Nel ruolo di direttore e maestro concertatore ci sarà Pasquale Veleno con Li Keng soprano, Riccardo Della Sciucca tenore, Daniela Nineva mezzosoprano, David Maria Gentile baritono e i maestri dei cori Rosalinda Di Marco e Giovanni Farina.
Stefan Milenkovich
Il violinista serbo Stefan Milenkovich è la stella di “Da Bach ai Queen”, live che già dal titolo promette crossover ed un suggestivo percorso che vedrà, tra gli altri, anche Paganini, Čajkovskij, Ravel, Gershwin. Con lui, il 5 maggio al Ventidio Basso alle 21, ci sarà la FORM.
Infine, il 16 maggio nel foyer del Ventidio (h 21), l’iniziativa di Nuovi Spazi Musicali con la pianista Costanza Principe, su musiche di Bach, Schubert e Schumann.
I prezzi di “Ascoli Musiche”, a dir poco popolari, vanno dai 3 ai 10 euro. Info al box office di piazza del Popolo, tel. 0736.298770.
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