di Salvatore Mastropietro
In casa Ascoli continua la preparazione in vista del prossimo match di campionato, in programma sabato 7 novembre alle ore 14 all’Arena Garibaldi di Pisa. La sfida rappresenta un importante spartiacque per quanto riguarda la stagione bianconera in quanto – come ormai noto – in caso di risultato negativo la società potrebbe decidere di cambiare guida tecnica. Valerio Bertotto è sotto osservazione così come tutta la rosa, chiamata a riscattarsi dopo la brutta prestazione col Pordenone e più in generale dopo le quattro sconfitte (cinque se si considera anche la Coppa Italia) nelle prime sei partite della nuova stagione.
Bertotto
Sono tanti gli elementi su cui mister Bertotto dovrà lavorare in questi giorni. A differenza delle precedenti uscite, nell’ultima partita la squadra è apparsa in grande difficoltà sull’aspetto del ritmo, a dir poco soporifero, e della manovra. L’assenza di Dario Saric ha sicuramente influito, ma non può essere un alibi considerando che le alternative (Buchel e Donis) ci sono e dovrebbero cominciare a fornire il proprio contributo. L’aspetto più negativo e costante in questo inizio di campionato è sicuramente quello della produzione e finalizzazione offensiva. I numeri in questo senso sono piuttosto eloquenti: soli 3 gol messi a segno in sei partite di cui 2 (quelli con la Reggiana) in un unico match. Il dato rende al momento l’Ascoli il peggior attacco dell’intero campionato, al pari di Pescara, Cosenza, Entella e Cremonese. C’è da considerare, però, che le ultime due abbiano a referto una partita disputata in meno.
Bajic in azione contro il Pordenone
Nel match di Pisa bisognerà obbligatoriamente invertire questo trend. Bertotto sta valutando qualche piccola variante per quanto riguarda l’attacco, ma è certo che di punta – viste le indisponibilità di Tupta e Vellios (che potrebbe al massimo sedersi in panchina dopo l’infortunio) – ci sarà ancora il bosniaco Bajic. Quasi per ironia della sorte, di fronte al peggior attacco del campionato ci sarà la peggior difesa. Il Pisa, infatti, ha al passivo ben 15 reti. Chissà che le difficoltà difensive dei nerazzurri, reduci da 4 gol subiti in casa del Vicenza, non possano giocare a favore del Picchio.
Al contrario, però, il Pisa risulta essere anche il miglior attacco del torneo con 10 reti segnate. I toscani sono ancora a secco di vittorie in questo inizio di campionato, in cui hanno collezionato due sconfitte e quattro pareggi. Nonostante gli stessi punti in classifica dell’Ascoli, il clima in casa nerazzurra è sostanzialmente più sereno. Il pareggio ottenuto in dieci uomini in casa del Vicenza ha dato parecchia carica all’ambiente. Il tecnico D’Angelo vuole interrompere a partire da sabato il digiuno di tre punti. E’ un ulteriore elemento, insomma, che contribuisce ad accendere ancora di più la sfida cruciale dell’Arena Garibaldi.
PICCHIO VILLAGE – Doppia seduta di allenamento oggi per i bianconeri al Picchio Village. In mattinata il gruppo guidato da Valerio Bertotto e dal suo staff è stato diviso in due (difensori da una parte, centrocampisti e attaccanti dall’altra). Successivamente i reparti sono stati impegnati in modo alternato in un lavoro fisico e tattico. Nel pomeriggio, dopo il riscaldamento, i bianconeri hanno svolto una serie di partite a tema. Si sono allenati a parte Brosco, che domani dovrebbe rientrare in gruppo dopo la contusione alla caviglia subita contro il Pordenone, Malle, Tassi, Vellios e Chiricò. L’ex Foggia ha accusato un risentimento muscolare. Domani è in programma una seduta di lavoro alle ore 15,30 sempre al Picchio Village.
Alberto Gerbo
GERBO – Soddisfazione in casa Ascoli per un traguardo piuttosto insolito nel mondo del calcio, ma ugualmente importante. Il centrocampista Alberto Gerbo ha conseguito in giornata la laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive con il massimo dei voti presso l’Università San Raffaele di Roma, ateneo telematico convenzionato con l’Associazione Italiana Calciatori. Il calciatore ha discusso una tesi dal titolo “Il concetto oltre il modulo. La rivoluzione filosofica nel calcio”. Il lavoro di ricerca si è basato sulle esperienze personali di Gerbo, in particolare sul pensiero calcistico di due suoi ex allenatori: Roberto De Zerbi, attuale coach del Sassuolo, e Giovanni Stroppa, con cui ha conseguito la promozione in Serie A col Crotone nella seconda parte della scorsa stagione.
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