Ascoli, lo stop raffredda le acque:
fiducia a tempo per Bertotto

SERIE B - Il rinvio della gara col Pisa e lo scoppio di nuovi casi di Covid ha paradossalmente affievolito un po' le tensioni in casa bianconera. La società ha deciso di andare avanti con il tecnico piemontese, ai box dopo la positività, almeno fino al prossimo match contro l'Entella. La sosta permetterà ora di recuperare la forze ed anche qualche calciatore, ma al rientro non si potrà più sbagliare
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di Salvatore Mastropietro

Quella appena terminata è stata una settimana a dir poco travagliata in casa Ascoli. La sconfitta casalinga di sabato 31 ottobre contro il Pordenone – la quinta in sette partite ufficiali considerando anche la Coppa Italia – aveva fatto suonare più di qualche campanello d’allarme nell’ambiente bianconero. Non è un mistero che la trasferta sul campo del Pisa, inizialmente in programma per sabato 7 novembre, avrebbe dovuto rappresentare una sfida da dentro o fuori per mister Valerio Bertotto ed il suo staff. Il Covid ha, però, stravolto tutti i programmi: tra mercoledì e giovedì i positivi in casa picena sono saliti a dodici, tra cui nove calciatori e lo stesso Bertotto, ed il match in terra toscana è stato rinviato come da protocollo su richiesta dei vertici di Corso Vittorio.

Bertotto

Le polemiche post Pordenone si sono per il momento affievolite. L’Ascoli tornerà in campo il prossimo 22 ottobre in casa contro una diretta concorrente per la salvezza come l’Entella. Nel frattempo, la sosta dovuta alle nazionali permetterà al gruppo squadra di prepararsi con calma al rientro in campo, nella speranza di recuperare anche qualcuno tra i tanti indisponibili. A guidare la rosa ci sarà ancora lo staff di Bertotto. La società si è interrogata molto sulla necessità di dare o meno fiducia al tecnico piemontese, che nel frattempo dovrà trascorrere il periodo di positività in isolamento senza poter lavorare sul campo. Tra i più scettici nell’ultima settimana è apparso il patron Massimo Pulcinelli, che in estate era stato uno dei principali artefici della scelta dell’ex Viterbese.

Il patron Pulcinelli in tribuna, a sinistra il presidente Neri

Alla fine ha prevalso la linea della prudenza: ad essere decisiva per Bertotto sarà probabilmente la prossima sfida contro i liguri. E’ chiaro che tutti, dai tifosi ai dirigenti, si aspettino un repentino cambio di passo. La squadra ha fatto vedere buone cose a tratti, ma ha mostrato – come si evince dai risultati – anche diverse lacune. Sarà il vice allenatore Bazeu a dover curare in prima persona l’aspetto tattico e caratteriale. La società è convinta di aver costruito una rosa competitiva, motivo per cui non ci saranno più attenuanti a disposizione di staff e calciatori. Del resto, le prime giornate hanno fatto capire quanto la lotta in Serie B sarà particolarmente accesa.

Squadre in crisi di risultati come Vicenza e Pescara hanno dato nell’ultimo turno la dimostrazione di essere sul pezzo vincendo rispettivamente contro Cremonese e Cittadella. Come se non bastasse, dunque, c’è anche la concorrenza a far intendere che non si può più sbagliare. L’Ascoli ha, dunque, il proprio destino a breve termine tra le proprie mani. La sosta giunge come preziosa alleata in questo momento. Le tensioni si sono affievolite, i giorni per prepararsi al meglio ci sono e la scusa della “pressione” – in un calcio senza pubblico e senza un contatto diretto con una piazza calda come quella ascolana – sembra reggere poco. Insomma, al ritorno sarà battaglia ed i bianconeri dovranno farsi trovare pronti a tutti i costi.


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