A Palermo è notte fonda
L’Ascoli va in vantaggio
ma poi resta negli spogliatoi: 4-1

SERIE B - Segna Bianchi poco prima dell'intervallo, poi la grande rimonta dei rosanero contro un Picchio irriconoscibile che ad inizio ripresa becca due gol in meno di tre minuti. Subito dopo il tris che chiude i giochi e infine il ritorno al gol di Nestorovski su calcio piazzato. Per la squadra di Cosmi è una gara dai due volti: ottimo primo tempo e ripresa imbarazzante
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Al “Barbera” di Palermo c’erano cento tifosi del Picchio (Foto Mark)

di Bruno Ferretti

Primo tempo eccellente dell’Ascoli, e chiuso con un meritato vantaggio grazie al gol di Bianchi tre minuti prima dell’intervallo. Secondo tempo inguardabile. Mortificante. “Inconcepibile” è il termine usato da Cosmi nel dopopartita. L’Ascoli dai due volti rimedia in Sicilia una pesante sconfitta (4-1). Risultato peggiore c’era stato solo a Parma (4-0) alla quindicesima di andata, l’ultima di Maresca sulla panchina del Picchio prima delle dimissioni. Quella disputata al “Barbera” di Palermo (semivuoto nonostante i biglietti di curva venduti a 2 euro) è una partita difficile da capire e da commentare. L’Ascoli chiude in vantaggio un primo tempo ben giocato e nulla fa presagire un crollo così. Ma nella ripresa la squadra di Cosmi si scioglie come neve al sole. Il Palermo realizza in soli due minuti i gol del sorpasso con Rispoli e Coronado, poco dopo mette al sicuro il risultato con il tris (doppietta di Rispoli). Tris che diventa poker nel finale grazie alla perfetta punizione di Nestorovski tornato al gol (12°) dopo lungo digiuno. Nei secondi 45 minuti (50 con il recupero) l’Ascoli resta a guardare. E questo è incomprensibile, ingiustificabile, per una squadra che lotta per salvarsi e dovrebbe scendere in campo sempre con il coltello fra i denti e dare battaglia.

Il gol dello 0-1 di Bianchi (Foto Mark)

Sorprendente la formazione dell’Ascoli rispetto alle previsioni della vigilia perché Cosmi conferma gli stessi undici vittoriosi contro il Cesena sabato scorso. Niente turnover, niente forze fresche, anche se sabato prossimo 3 marzo al “Del Duca” ci sarà la terza partita in una settimana contro la Salernitana. Viceversa, sul fronte palermitano, Tedino ne cambia diversi. Per il tecnico dei siciliani sarebbe imminente l’esonero nonostante la larga vittoria: Zamparini avrebbe già contattato Stellone e vedremo cosa deciderà nei prossimi giorni. Il Palermo ha recuperato due punti alle battistrada Empoli e Frosinone che hanno entrambe pareggiato, rispettivamente in casa con l’Avellino e a Cremona. In coda la classifica è rimasta quasi immutata perché Brescia, Cesena e Pro Vercelli non hanno giocato mentre, oltre all’Ascoli, hanno perso anche l’Entella in casa con il Cittadella (0-1) e la Ternana a Venezia (2-0). Ben 4 le partite rinviate per neve in questa settima giornata di ritorno: Pescara-Carpi, Perugia-Brescia, Cesena-Pro Vercelli e Bari-Spezia. Solo quando verranno recuperate queste partite si potrà avere una classifica definita.

Ma torniamo alla disfatta del Picchio. Il primo tiro in porta (24’) è un colpo di testa di Nestorovski: Lanni vola e devia in angolo. Prima della mezz’ora Cosmi sostituisce Martinho con Mignanelli sulla fascia sinistra e l’assetto tattico resta immutato. Il portiere bianconero si ripete (39’) allungandosi per intercettare il tiro dal limite di Coronado diretto nell’angolo basso. Al 42’ l’Ascoli passa in vantaggio con Bianchi, che – nell’area affollata – riesce a deviare un tiro (male indirizzato)  di Clemenza. Il portiere Pomini non ci arriva e Szyminski respinge quando la palla ha già oltrepassato la linea bianca. Esultano i quasi 100 tifosi bianconeri presenti. Palermo 0 Ascoli 1, si va al riposo con il cuore gonfio di speranza. 

L’ingresso delle squadre in campo (Foto Mark)

Ma l’Ascoli rimane (con la testa) negli spogliatoi e quando torna in campo subisce la clamorosa rimonta del Palermo. Al primo minuto Rispoli, dimenticato in area dai difensori, batte Lanni da distanza ravvicinata. Al 3’ azione personale di Coronado che passa fra Buzzegoli e Mogos, evita Padella e infila l’angolo alto alla sinistra di Lanni. Davvero un gran gol. L’Ascoli accusa il doppio colpo e non reagisce. Al 10’ arriva il terzo. Su cross da calcio d’angolo la palla attraversa l’area e finisce a Rispoli, ancora lui, che ha il tempo di controllare e poi battere a rete. Cosmi cambia Kanoutè con Lores Varela per fare qualcosa di più in fase offensiva dove Monachello e Clemenza non combinano granchè. Ad un quarto dalla fine Ganz sostituisce Gigliotti. Un attaccante per un difensore. Ma prima della fine è ancora il Palermo a colpire il bersaglio. Mignanelli ferma fallosamente Coronado appena fuori area. La punizione di Nestorovski di è un capolavoro di precisione: la palla si infila all’incrocio  dei pali rendendo vano il  tuffo di Lanni. E’ il poker del Palermo che punisce l’Ascoli oltre i suoi evidenti demeriti.

PALERMO (3-4-1-2): Pomini, Bellusci, Struna, Rajkovic; Rispoli, Jajalo, Dawindowicz, Szyminski (28’st Accardi); Coronado (41’st Moreo); Nestorovski, La Gumina (21’st Gnahorè). A disp.: Posavec, Maniero, Fiore, Fiordilino, Rolando, Chochev, Balogh, Murawski, Trajkovski. All.: Tedino.

ASCOLI (3-5-2): Lanni; De Santis, Padella, Gigliotti (30’st Ganz); Mogos, Kanoutè (16’st Varela), Buzzegoli, Bianchi, Martinho (29’pt Mignanelli); Clemenza, Monachello. A disp.: Agazzi, Colantonio, Pinto, Perri, Carpani, Castellano, Addae, D’Urso, Baldini. All.: Cosmi.

Arbitro: Martinelli di Roma (assistenti Lanotte e Robilotta, 4° ufficiale Marinelli).

Reti: 42’pt Bianchi (A), 1’st e 10’st Rispoli (P), 3’st Coronado (P), 38’st Nestorovski (P).

Note: spettatori 5.000 circa. Ammoniti Gigliotti, Clemenza, Mignanelli (A), La Gumina, Rispoli (P) tutti per gioco falloso. Angoli 6-3 per il Palermo. Recupero: 2’+5′.


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