di Andrea Ferretti
Venagrande, ma non solo, è in lutto per la morte di Jacopo Bachetti, il barman di 26 anni rimasto ucciso sabato sera 14 novembre nel terribile incidente lungo la Provinciale che collega Ascoli con la frazione dove viveva con i suoi genitori e con il fratello più piccolo Michele, calciatore bianconero della Primavera dell’Ascoli.
Jacopo Bachetti
Sui social, manco a dirlo, fin dal cuore della notte, e ancora per l’intera giornata di domenica 15 novembre, è un continuo fiume di messaggi di cordoglio nel ricordo di Jacopo, del suo sorriso, del suo modo di porsi agli amici e ai clienti che ogni giorno serviva al “Bar Sestili”, dove lavorava, all’angolo tra corso Mazzini e Piazza del Popolo, dopo aver lavorato in diversi altri locali del centro di Ascoli. Dove tutti lo ricordano per la sua professionalità e la spiccata disponibilità verso colleghi e clienti.
Una famiglia – anzi tre considerando anche quelle degli altri due ragazzi che si trovavano con lui in auto, rimasti gravemente feriti – distrutta da un dolore immenso. Una comunità, quella di Venagrande, dove tutti si conoscono, ancora incredula di quanto accaduto, che non riesce a darsi pace di fronte a una disgrazia di così vaste proporzioni.
Messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia sono arrivati da ogni parte. Da quello del sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, a quelli dell’Ascoli Calcio attraverso il patron Massimo Pulcinelli, tutta la dirigenza e i tesserati del Picchio sia della prima squadra che del settore giovanile.
Jacopo era uno dei tre ragazzi che si trovavano a bordo della nuovissima Audi TT Cabrio condotta dal 24enne rimasto ferito. Con loro anche una ragazza ascolana di 20 anni, fidanzata del 24enne.
Dopo il tremendo impatto contro il guardrail e il terribile salto nella scarpata, le condizioni di Jacopo sono apparse subito gravissime ai primi soccorritori allertati dagli amici che viaggiavano su una seconda auto. Quest’ultima era dietro all’Audi e gli amici hanno assistito, pietrificati, alla violenta uscita di strada e al volo nella sottostante scarpata.
La quiete di Venagrande e delle zone limitrofe all’improvviso è stata squarciata dalle sirene delle ambulanze che la centrale operativa del 118 ha inviato sul posto, da quelle dei Vigili del fuoco che hanno recuperato i tre ragazzi per consegnarli poi alle prime cure dei sanitari, della Polizia Municipale e dei Carabinieri.
Molti dei residenti nella zona – non erano ancora le 22 – sono corsi sul posto perchè hanno capito che era successo qualcosa di veramente grave. E infatti si sono purtroppo trovati di fronte ad una scena che i loro occhi non avrebbero mai voluto vedere.
I tre ragazzi sono stati trasportati al Pronto Soccorso dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli. Jacopo, però, non ce l’ha fatta a causa delle numerose gravi lesioni riportate, e il suo cuore ha cessato di battere.
Sono invece molto gravi le condizioni degli altri due che sono stati trasferiti all’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto (il ragazzo di 24 anni) e a quello regionale di “Torrette” (la 20enne) ad Ancona. Hanno entrambi riportato diverse fratture e lesioni interne, la ragazza è stata operata d’urgenza.
Le condizioni sono gravi, ma non sono in pericolo di vita. I medici, ovviamente, aspettano prima di pronunciarsi, ma sono fiduciosi.
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