Fallimento Samb,
ancora 24 ore per il verdetto

SERIE C - Giudici in camera di consiglio per prendere la decisione. Nell'udienza di oggi, Serafino ancora convinto di poter salvare il club. Il suo avvocato rimette il mandato. L'epilogo è dietro l'angolo, poi via all'operazione per il salvataggio del titolo sportivo
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di Benedetto Marinangeli

Si conoscerà domani la decisione del Tribunale di Ascoli in merito alla conferma o meno del concordato in bianco assegnato  lo scorso 16 aprile a Domenico Serafino. Questa mattina si è svolta l’udienza di comparizione delle parti, poi i giudici si sono riuniti in Camera di Consiglio.

Nel corso del contraddittorio Domenico Serafino era ancora convinto di poter salvare la Samb. Ha affermato di avere nel cassetto un contratto con un main sponsor da 350.000 euro. E poi di essere pronto a cedere sul mercato Botta, Lescano e Angiulli ed il giovane Enrici, pezzi pregiati della formazione rossoblù, con i primi due, però, che avrebbero già chiesto lo svincolo dopo la messa in mora scaduta lo scorso 12 aprile.

Inoltre ha dichiarato di poter dilazionare il debito con alcune delle ditte fornitrici. Ed al limite anche  di poter accedere al fondo Covid. Questo il succo delle parole pronunciate dal presidente della Samb dinanzi al giudice fallimentare del Tribunale di Ascoli, Francesca Calagna, i commissari giudiziali Franco Zazzetta e Massimiliano Pulcini, gli otto legali delle ditte creditrici e l’avvocato di Serafino, Luigi Acconcia di Chieti, che però ha abbandonato la seduta dopo pochi istanti, annunciando di avere rimesso il proprio mandato.

Serafino, quindi, si è difeso da solo. L’udienza è durata una mezzoretta. La giudice Calagna si è riservata di riferire il tutto in Camera di Consiglio, composta dagli altri due magistrati, il presidente del Tribunale di Ascoli Luigi Cirillo ed il giudice Francesca Sirianni. La sensazione è che le motivazioni addotte dall’ imprenditore musicale italo-argentino non verranno prese in considerazione dai giudici e che la Samb venga dichiarata fallita.

Serafino

Ed allora, a meno di clamorosi colpi di scena, si aprirà la seconda fase che ha come obiettivo quello di salvare il titolo sportivo e la categoria del club del Riviera delle Palme. E cioè la Serie C.

Verrà così formalizzato l’esercizio provvisorio di impresa e nominati i due curatori fallimentari che dovrebbero essere Franco Zazzetta e Massimiliano Pulcini. A loro il compito di ricostruire la massa passiva della Samb e di nominare il perito che dovrà  quantificare il valore del titolo sportivo.

Entro trenta giorni, ma il termine può anche essere abbreviato per ragioni di urgenza, verrà indetta l’asta per l’assegnazione del titolo sportivo.

Poi, però, chi se lo aggiudicherà dovrà fare una nuova affiliazione alla Figc pagando tutti i debiti sportivi. Insomma una procedura abbastanza lunga che non ammette errori io dilazione e da mettere a punto entro i termine per l’iscrizione al prossimo campionato. E ci sarebbero già qualcuno pronto ad intervenire all’asta per acquisire il titolo sportivo della Samb.


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