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Anffas Grottammare,
i sindacati: «Inaccettabile
la gestione del personale»

LAVORO - Le pesanti accuse, che potrebbero essere poste alla base di una vertenza, arrivano da Fp Cgil, Filcams Cgil e Fisascat Cisl. Ecco che cosa denunciano i sindacalisti nel dettaglio
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Le organizzazioni sindacali funzione pubblica Cgil, Filcams Cgil e Fisascat Cisl denunciano le gravi condizioni di lavoro in cui versano i lavoratori di Anffas Grottammare.

«Il fiore all’occhiello dell’assistenza ai disabili della riviera picena – affermano i sindacalisti in una nota – nasconde infatti un inaccettabile sistema di gestione del personale che nonostante tutto lavora con impegno e professionalità per offrire il miglior servizio possibile agli utenti».

Inutili, secondo i rappresentanti sindacali, i tentativi di trattativa con Anffas. Ecco il motivo che li ha spinti a rendere pubblica la situazione.

Alla base del disagio i contratti di lavoro che, sempre a detta dei rappresentanti sindacali, sono diversi anche tra chi fa lo stesso lavoro, elusione sui limiti del tempo determinato (utilizzando i tre enti che fanno parte di Anffas Grottammare), richiesta di dimissioni per procedere con nuovi contratti meno vantaggiosi.

Ma Anffas Grottammare non si ferma a questo. Non assume personale sufficiente, non distingue tra figure professionali e utilizza un circuito di telecamere attivo 24h al giorno che lascia pesanti dubbi sul suo corretto utilizzo.

In merito al cambio di contratto, ecco come dettagliano i sindacati: 
«Il progetto “Dopo di Noi”, istituito nel 2016, ha introdotto finanziamenti pubblici ed agevolazioni fiscali per misure volte a garantire un progetto di vita delle persone con disabilità grave, da continuare anche quando perdano il sostegno familiare. L’associazione Anffas Onlus di Grottammare porta avanti questo progetto con due appartamenti ognuno dei quali può ospitare fino a 4 utenti. I progetti individuali vengono definiti con l’UMEA e l’ATS 21 con i finanziamenti della Regione Marche. E fin qui, nulla da eccepire.
Tuttavia a partire dal mese di aprile 2021, Anffas Grottammare ha ben pensato di lasciare a casa, in cassa integrazione, i lavoratori coinvolti nel progetto che si sono rifiutati di presentare le dimissioni “volontarie” dalla cooperativa per essere poi assunti dall’associazione come collaboratori familiari tramite il contratto nazionale – ovviamente molto svantaggioso – del lavoro domestico conosciuto anche come “colf e badanti”. Ha poi assunto altri due “badanti”, come li definisce la presidente, a 54 ore settimanali che di fatto debbono rimanere anche tutto il giorno sul luogo di lavoro».

Accuse pesanti e circostanziate, che potrebbero essere oggetto di una vertenza, ventilano i sindacalisti, che concludono: «La Fp Cgil, Filcams Cgil e Fisascat Cisl sono indignate dalla conduzione del lavoro in Anffas, la cui mission dovrebbe essere la difesa dei più vulnerabili e invece, con i propri collaboratori, non risparmia atteggiamenti autoritari e intimidatori.

Le organizzazioni sindacali segnaleranno la situazione agli organi competenti e sono pertanto pronte a portare avanti una vertenza che restituisca dignità e diritti ad educatori, oss, infermieri e a tutti i lavoratori che in Anffas ogni giorno, a differenza di altri, ci mettono il cuore».


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