Le difficoltà connesse all’emergenza sanitaria in corso hanno complicato un po’ i piani di organizzatori e partecipanti, ma alla fine, dopo qualche mese di attesa, la sesta edizione del Premio internazionale della Ceramica “Tra tradizione e modernità” può finalmente conoscere i nomi dei primi classificati.
Inaugurata nell’ormai lontano 2009, in questi dodici anni di attività la rassegna promossa dal Comune di Ascoli per valorizzare e promuovere una delle eccellenze del territorio ha raccolto un numero sempre maggiore di consensi e adesioni, con oltre 100 ceramisti che si sono messi in gioco nell’ambito di questa sesta edizione del premio, dal tema “L’avvenire del pianeta“.
A ulteriore conferma dell’internazionalità della kermesse, ad aggiudicarsi il primo posto è stato l’artista sloveno Ferdinand Zorz, che ha conquistato commissione presieduta dal dirigente comunale Loris Scognamiglio con un impressionante mix di tecnica e stile. Secondo posto per la ceramista Paola laghi, con la collega Sonia Mascioli a chiudere il podio.
Stefano Papetti
Come annunciato dal sindaco Marco Fioravanti, il direttore dei Musei civici Stefano Papetti, l’assessore alla Cultura Donatella Ferretti, il consigliere regionale Andrea Maria Antonini e il presidente dell’accademia Maiolicari ascolani Giuseppe Matricardi, le opere presentate all’attenzione della commissione resteranno in esposizione per altri due mesi al Museo della Ceramica, con il comitato organizzatore che una volta terminata la mostra provvederà a omaggiare i primi classificati nell’ambito di una meritata cerimonia di premiazione.
E non finisce qui: a dicembre è in programma l’uscita del bando per la prossima edizione, che come da programma strizzerà un occhio alla candidatura di Ascoli a Capitale italiana della cultura 2024.
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