Presidente della Repubblica:
è Mattarella bis
Mangialardi: «Ottima scelta
per l’Italia e per l’Europa»

ELEZIONE - Tra i grandi elettori, il capogruppo del Pd alla Regione Marche: «La soluzione che abbiamo saputo trovare è doppiamente importante, perché oltre a salvaguardare l’istituto della Presidenza della Repubblica, consente di rafforzare il Governo Draghi, la cui azione da qui alla fine della legislatura sarà chiamata a dare le risposte che gli italiani si attendono con l’attuazione del Pnrr per portare il Paese fuori dall’emergenza sanitaria»
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Maurizio Mangialardi

«Esprimo grande soddisfazione per l’accordo raggiunto sulla rielezione del presidente Mattarella. Un’ottima scelta per l’Italia e per l’Europa, dopo giorni di grandi tensioni, causate dal tentativo perseguito da Matteo Salvini e Giorgia Meloni volto a imporre contro ogni logica e contro l’evidenza dei numeri un candidato del centrodestra».
Parole del capogruppo Pd alla Regione Marche Maurizio Mangialardi sulla rielezione del Presidente della Repubblica. Mangialardi è a Roma come grande elettore regionale insieme al governatore Francesco Acquaroli e al presidente del Consiglio regionale Dino Latini.
«Un tentativo durante il quale i due leader della destra sovranista non hanno esitato a consumare strappi istituzionali, sacrificando e umiliando figure di primo piano appartenenti al loro stesso schieramento. La loro sconfitta, netta, rumorosa e senza appello, è frutto del grande senso di responsabilità dimostrato dal Partito Democratico, che fin dall’inizio, constatata l’assenza di una maggioranza chiara in Parlamento, aveva responsabilmente proposto la condivisione di un nome di alto profilo istituzionale, al di sopra delle parti e capace di unire non solo le forze politiche, ma anche la Presidenza della Repubblica al Paese.

Sergio Mattarella

Quel nome ora c’è e – continua il capogruppo Pd – è probabilmente quello che nel cuore di tutti coloro che tengono ai valori della Costituzione auspicavano per quanto Sergio Mattarella, con il suo prestigio e la sua umanità, ha saputo dimostrare nel corso del suo settennato.  Un sentito ringraziamento va al segretario Enrico Letta, che con pazienza e lucidità, mai venute meno neppure nelle ore più difficili, ha lavorato affinché si raggiungesse questo risultato, riunendo costantemente in assemblea tutti noi Grandi Elettori per condividere ed elaborare la strategia. Un metodo che ha permesso al Partito Democratico, a differenza di tutte le altre forze politiche, di mantenere una unità granitica. Ma la soluzione che abbiamo saputo trovare è doppiamente importante, perché oltre a salvaguardare l’istituto della Presidenza della Repubblica, consente di rafforzare il governo Draghi, la cui azione da qui alla fine della legislatura sarà chiamata a dare le risposte che gli italiani si attendono con l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per portare il Paese fuori dall’emergenza sanitaria».

«Ecco perché non ho votato Mattarella, il fantasma della crisi di Governo ha portato due sconfitte»


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