Casette, la proposta di Gianluca Re: «Un referendum per scongiurare il ghetto»

di Federico Ameli

Dopo l’incontro della scorsa settimana tra l’Amministrazione comunale, i rappresentanti dell’Erap e i tecnici incaricati, a Castel di Lama si riaccendono i riflettori sulla questione Casette, il quartiere della parte alta del paese che grazie a un finanziamento di 6,3 milioni di euro potrà contare su un’imponente riqualificazione.

La riunione ha rappresentato l’occasione per ridiscutere insieme i termini di un progetto ormai superato dopo le recenti novità approdate in consiglio comunale, con l’Amministrazione Bochicchio che grazie all’acquisto di un terreno a ridosso del quartiere contribuirà a un restyling di più ampio respiro coinvolgendo un’area complessiva di 2.500 metri quadri, 360 in più rispetto all’idea di partenza.

Le “Casette” di Castel di Lama

Aree verdi, luoghi di aggregazione e attività commerciali faranno da contorno alle nuove Casette, con la promessa di salvaguardare la memoria di uno dei simboli della storia recente del paese.

Tuttavia, nonostante le premesse, non tutti i lamensi sembrano entusiasti all’idee di Casette “2.0”, con l’ex vice sindaco Gianluca Re che alla luce degli ultimi avvenimenti non risparmia critiche all’operato della giunta Bochicchio facendosi portavoce di una proposta rivolta a tutta la cittadinanza.

Gianluca Re

«Voglio lanciare una sfida sul piano democratico all’Amministrazione e ai 5 Stelle, una forza politica che si è sempre riempita la bocca di parole come “democrazia” e “partecipazione” senza mai dare seguito a questi principi – annuncia Re -. Li sfido sulla realizzazione di un nuovo quartiere: una questione serissima per il nostro paese, che nessuna forza politica ha proposto in campagna elettorale.

I cittadini non sono mai stati chiamati a scegliere, e anche alla luce dell’intervento che si prospetta credo sia determinante sentire il loro parere, dato che siamo di fronte a un progetto che impatterà in maniera significativa sulla nostra comunità, specie nella parte alta del paese.

All’articolo 33, il nostro statuto comunale prevede la possibilità di indire referendum consultivi per sentire il parere della popolazione sulle questioni più importanti che riguardano la vita del paese. Eppure, nonostante siano passati più di trent’anni dalla sua approvazione, non ne è mai stato fatto uno: perché non iniziare dalle Casette?».

Le preoccupazioni espresse da Re riguardano principalmente l’alta densità abitativa che si andrebbe a riversare sull’area delle Casette odierne, con possibili ripercussioni sul piano sociale.

Mauro Bochicchio

«Si andrà a creare un quartiere ghetto con 38 famiglie, in un’area non integrata con il resto del paese – prosegue Re – dove sarà difficile realizzare i servizi fantasticati.

Ritengo sia un dovere democratico dell’Amministrazione interpellare i cittadini prima di procedere. Se poi i lamensi dovessero accogliere con favore questa ipotesi ci atterremo alla volontà popolare, ma pensare di realizzare un’opera così di impatto e devastante sul piano urbanistico, che segnerà inevitabilmente il futuro del nostro paese, senza aver chiesto preventivamente il parere dei cittadini è inammissibile.

Se l’Amministrazione accetterà la sfida – conclude – ci confronteremo e sarà la cittadinanza a scegliere, e non solo una forza politica che rappresenta 1.200 persone su 9.000 abitanti».

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