Bolkestein, la Regione al Governo: mappatura delle coste e disciplinare le aste

BALNEARI - Approvata all'unanimità dal Consiglio una mozione che impegna l'Ente a farsi portavoce al Governo di una serie di provvedimenti tra cui anche un disciplinare che eviti speculazioni e garantisca chi opera nel settore. Il commento di Pd e Forza Italia
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Il presidente Francesco Acquaroli ieri con i balneari

Mappatura delle coste e studio di un disciplinare ad hoc che tenga conto anche della specificità delle imprese di settore. Questo il succo della mozione approvata all’unanimità dal consiglio regionale delle Marche, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari, all’indomani della protesta dei balneari (leggi l’articolo) per l’avvio delle aste sulle concessioni demaniali a partire dal 2024 come deciso dalla sentenza del consiglio di Stato.

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Maurizio Mangialardi capogruppo PD

Nell’atto il presidente Francesco Acquaroli e la giunta regionale vengono chiamati a rappresentare al governo nazionale alcune questioni ritenute prioritarie.

In primo luogo viene specificato che «è necessario venga completata e perfezionata, preliminarmente ad ogni iniziativa di riordino del settore, la mappatura delle coste per verificare ed approfondire la disponibilità del bene».  Si chiede, inoltre, che si sviluppi lo studio di un disciplinare ad hoc, il quale «tenga conto delle specificità delle imprese che operano nel comparto del demanio marittimo, prevenendo iniziative di tipo meramente speculativo, in contrasto le legittime aspirazioni ed esigenze delle imprese di settore e della collettività».

 

In sostanza vengono fatte proprie dal governo regionale le richieste dei balneari che affermavano che se asta deve essere si mettano in vendita prima i tratti di spiaggia ancora libera. Soddisfazione da tutti i gruppo consiliari: «credo che siamo riusciti a dare un contributo serio e importante a questa mozione, stemperando la demagogia anti europeista con cui Fratelli d’Italia e Lega continuano a cavalcare strumentalmente la legittima protesta dei balneari. Lo abbiamo fatto valorizzando il grande lavoro svolto in Parlamento dal nostro Umberto Buratti e, in particolare, inserendo nel dispositivo finale l’impegno affinché la Regione Marche si batta per la non applicazione della direttiva “Bolkestein” almeno nei rapporti concessori instaurati prima del 2009, come previsto anche da una recente sentenza emanata dal Consiglio di Stato. Noi siamo per tutelare la libera concorrenza, ma è evidente che ciò non può essere fatto sulla pelle di migliaia di piccole imprese a carattere familiare che hanno sostenuto significativi investimenti, esponendosi anche a situazioni debitorie importanti», ha detto il capogruppo regionale del Pd Maurizio Mangialardi.

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Gianluca Pasqui, Stefano Aguzzi e Jessica Marcozzi di Forza Italia

 

«Forza Italia sempre dalla parte degli operatori balneari – commentano i forzisti Jessica Marcozzi, l’assessore regionale Stefano Aguzzi e il vicepresidente dell’assemblea, Gianluca Pasqui-  E ora più che mai a difesa della categoria che vive lo spettro della direttiva Bolkestein. Una linea che rappresenterebbe uno tsunami per la nostra regione incidendo in maniera devastante su 550 imprese e 3.000 addetti. Si chiede anche di continuare a sostenere le necessarie iniziative normative volte al riordino e alla semplificazione della disciplina in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali, per finalità turistico-ricreative sociali e sportive al fine di assicurare un più razionale e sostenibile utilizzo del suddetto demanio marittimo, e di favorirne la pubblica fruizione e promuoverne, in coerenza con i principi e con la normativa europea, una maggiore concorrenzialità, tenendo in adeguata considerazione le peculiarità del settore e il patrimonio ambientale. È necessario, infatti, che si sviluppi lo studio di una disciplina ad hoc che tenga conto delle specificità delle imprese che operano nel comparto del demanio marittimo prevenendo iniziative di tipo meramente speculativo».

 


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