Uno scorcio di via San Pietro in Castello con le buche rattoppate
di Andrea Ferretti
A “Striscia la notizia” quando gli inviati chiudono un servizio con la promessa di qualcuno che dice che farà qualcosa, scatta l’ormai fatidico nodo al fazzoletto. Poi a quella scadenza fissata l’inviato si ripresenta, verifica e ringrazia (se è stato fatto qualcosa) a nome di quelle persone, a volte un’intera città, che avevano chiesto aiuto a uno dei media nazionali che meglio riescono a smascherare chi fa solo finta di lavorare e impegnarsi per gli altri.
Ad Ascoli i nodi al fazzoletto non possiamo farli più perchè i fazzoletti sono finiti. Ma due nodi in questi giorni vanno decisamente sciolti. A tempo record è stata ridisegnata la segnaletica orizzontale in via Ricci. Giusto in tempo prima che la strada più trafficata della città finisse nel “Guinness dei primati” visto che venne abbandonata al “fai da te” dalla fine dell’estate 2016, quindi quasi due anni fa. Le strisce sono ricomparse, ma ancora non ci sono tutte. La situazione migliorerà, e chissà che entro un anno (fra dodici mesi ascolani alle urne) non si metta mano all’ex villetta (proprietà privata, sia chiaro, ma il Comune non può chiamarsi fuori) diventata un rudere prossimo al crollo situata a ridosso del tornante lungo la strada che dal centro della città sale verso l’Annunziata.
Le scorte di fazzoletti (con nodo) di Cronache Picene si sono esaurite proprio a causa di via Ricci senza segnaletica ma in compenso col rudere e un paio di giungle urbane a due minuti da Piazza del Popolo. Il signor Nazzareno (mai nome fu più indicato) sperava in un miracolo quando ci segnalò lo stato di abbandono in cui versava via San Pietro in Castello, stradina che da San Pietro Martire scende verso l’omonima chiesa sconsacrata e l’ex comando dei Vigili urbani. Il miracolo si avverato. Gli operai del Comune sono stati inviati sul posto – sicuramente a prescindere dalla nostra segnalazione (lo diciamo ma non ci crediamo) – e… voilà, è rispuntato san bitume buono per tutte le stagioni. Meglio di niente. Dopo il miracolo Nazzareno è in paradiso. In quel luogo il bitume funzionerà (una ventina di giorni, forse un mese se non piove) perchè il traffico è limitato solo ai residenti che parcheggiano nell’ex spazio interno dell’ex caserma dei Vigili. Ma il bitume non potrà invece mai funzionare in Piazza Sant’Agostino (l’iceberg delle strade dissestate) dove di progetti e promesse si è perso il conto. In Piazza Sant’Agostino, dove bastano cinque minuti di pioggia a formare l’omonino laghetto diventato meta turistica, ci vorrebbe una bella gettata di cemento. Ma siccome la Sovrintendenza, in questo caso, scatenerebbe un pandemonio, non resta che aspettare il prossimo restyling. Nella speranza che i tecnici del Comune, dandosi ovviamente il cambio, vigilino sui lavori con estrema attenzione.
Via Ricci: la segnaletica è ricomparsa dopo quasi due anni
Via San Pietro in Castello: la situazione è (leggermente) migliorata
San Pietro in Castello, strada piena di buche e parcheggio lasciato nell’incuria
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