Picenambiente si fa industria: dall’impianto di Spinetoli ai servizi digitali, ecco le novità

SAN BENEDETTO - Il revamping della piattaforma permetterà il trattamento di materiali leggeri, che verranno stoccati e venduti. Parlando del possibile aumento della Tari, il presidente Rosetti si è detto «vicino ai Comuni soci, per il miglioramento dei servizi»
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Leonardo Collina. Enrico Battisti e Rolando Rosetti

 

di Giuseppe Di Marco

 

Un’industria dei materiali riutilizzabili: è questo che sta per diventare Picenambiente. La società di Contrada Monte Aquilino non si occuperà solo della raccolta e del conferimento dei rifiuti, ed è pronta ad inaugurare un nuovo corso: un rilancio basato sul revamping dell’impianto di Spinetoli.

 

A presentare le novità della società partecipata sono stati il presidente Rolando Rosetti, l’amministratore delegato Leonardo Collina e il nuovo stratega creativo Enrico Battisti. Tanti i temi trattati durante l’incontro in sede: argomenti che faranno da pietre angolari all’obiettivo principale, ovvero ridurre drasticamente la percentuale di indifferenziato e aumentare contestualmente quella di differenziato, in modo da applicare la tariffa puntuale.

 

La principale notizia è che la piattaforma tecnologica per la selezione dei rifiuti non pericolosi, sita a Spinetoli, entrerà in funzione tra fine febbraio e inizio marzo. Al suo interno verranno quindi trattati rifiuti in plastica, lattine, vetro, carta e cartone, nonché ingombranti: verranno quindi “scomposti” e venduti come materiali attraverso una lunga filiera di cui Picenambiente costituirà il primo tassello. «Per il trattamento dei materiali leggeri – ha commentato Battisti – saremo con tutta probabilità l’impianto più innovativo del centro Italia». Su questa iniziativa sono stati investiti circa 8,5 milioni di euro. La piattaforma, inoltre, sarà autorizzata al trattamento di 40.000 tonnellate di rifiuti l’anno.

 

Il cambiamento coinvolgerà anche l’utilizzo dei cassonetti: adeguandosi alla normativa europea, Picenambiente metterà a disposizione bidoni blu per la cartagialli per la plastica. Su ogni cassonetto sarà inoltre impresso del materiale informativo per suggerire il corretto conferimento. Per il raggiungimento di questo scopo, ogni cassonetto avrà anche un qr-code con tutte le informazioni necessarie.

 

I progetti a breve, medio e lungo termine puntano tutti ad un obiettivo principale: il “Nerozero”, ovvero il – quasi – annullamento dell’indifferenziato a favore della raccolta differenziata. In tal senso, Picenambiente organizzerà anche campagne informative dedicate ai bambini dai 4 ai 13 anni. Tutto ciò nella consapevolezza che per abbattere il “nero” si renderanno necessarie ben altre iniziative. «Ci auguriamo – ha dichiarato il presidente Rosetti – che in sede Ata si decida preso di tornare a conferire l’indifferenziato all’interno del nostro bacino». Come noto, attualmente questo viene conferito a Torre San Patrizio, dove il costo è di circa 170-180 euro a tonnellata. La differenziata, al momento, si è assestata al 67%.

 

Il rilancio delle attività coinvolgerà, infine, l’ammodernamento dei servizi digitali, dall’applicazione Picenapp, al cui interno sarà possibile trovare l’eco-calendario, al sito del Centro del Riuso, che verrà convertito in salsa e-commerce.

 

«Il mio pensiero particolare va ai soci privati – ha affermato ancora Rosetti – che hanno creduto e investito in questo territorio. Picenambiente, che in quanto a forma societaria è una partecipazione pubblico-privata istituzionale, ha il compito di armonizzare gli obiettivi da seguire, soprattutto per rientrare con il conferimento in bacino: l’indifferenziato a spasso per le Marche ci è costato una fortuna. Il passaggio di quest’anno consisterà in un’innovazione a livello societario: non ci occuperemo più soltanto di raccogliere rifiuti e conferirli, ma con il nuovo impianto di Spinetoli, che entrerà in funzione entro marzo, ci sarà la selezione a livello automatico dei rifiuti differenziati, in particolare della plastica. I prodotti stoccati verranno venduti a nuovi clienti: inizia, per noi, un’attività industriale vera e propria. Quest’anno la Tari potrebbe avere un incremento importante: noi siamo al fianco dei Comuni per l’ottimizzazione progressiva dei servizi».


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