Cosmi: «Lotteremo fino alla fine,
sogno la nostra salvezza»

SERIE B - «Dovevamo meritarci i 1.500 tifosi, difficilmente vedo muovere le masse. In loro c’è quell’appartenenza che a volte sfocia nel troppo amore. Monachello? Lo vedevo sfasato, non stava bene». Pillon preoccupato ma speranzoso
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Serse Cosmi nella sala stampa dello stadio Adriatico

di Claudio Romanucci

PESCARA – «Dobbiamo soffrire, certo, ma siamo preparati a farlo. Abbiamo buoni valori, magari non straordinari, ma siamo pronti». Serse Cosmi è lucidissimo. Al contrario di Pillon appare già proiettato al Brescia. «Siamo partiti timorosi per contenere il palleggio del loro centrocampo ma non riuscivamo a ripartire – spiega – la sensazione che ho avuto è che avessimo troppo paura. Come spesso succede nel calcio un episodio (nella fattispecie il gol) ha spostato gli equilibri. Poi ne è arrivato un altro, la superiorità numerica: so bene che significa giocare 70 minuti in dieci».

Sulle palle gol divorate a turno dai suoi il tecnico parla di «evidente sfortuna, abbiamo dovuto sudare fino alla fine. Il risultato ci dice che dobbiamo soffrire, noi siamo preparati a giocarci tutto all’ultima gara. Sognavo la nostra vittoria e la salvezza del Pescara ma dai risultati abbiamo ancora la conferma il campionato è particolare, con gli anticipi assurdi e squadra che prima danno punti e poi si ricordano che sono forti – afferma con un sorriso a metà – se ci salviamo mi sento tre volte più orgoglioso perché nessuno ci ha regalato niente. Avremmo dovuto meritarci le 1.500 persone, difficilmente vedo muovere le masse. I nostri tifosi sapevano di giocarsi tutto, in loro c’è quell’appartenenza che a volte che sfocia nel troppo amore. Li ringrazio, sono stati importantissimi anche loro. Monachello? Lo vedevo sfasato, non stava bene. Il Pescara ha Machin e Brugman che, se non li limiti, diventano un problema».

Bepi Pillon è preoccupato

Aria pesante in casa biancazzurra, la caduta nel giorno della possibile festa salvezza spaventa un po’ l’ambiente. Bepi Pillon appare preoccupato: «Ci siamo complicati la vita, poi diventa problematico rimediare. Dobbiamo andare a Venezia per quel punto che ci darà la salvezza. Un giocatore come Coda deve essere più attento. L’Ascoli si è messo dietro la linea della palla, il rosso ha fatto saltare il nostro piano rendendo difficile la nostra gara. Ci hanno fatto gol alla prima occasione».

 


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