Rocca Monte Varmine, nasce un progetto che vedrà lavorare insieme fermani e carassenesi

CARASSAI - Coinvolgerà infatti il Comune proprietario della struttura e quello che lo ospita, ma anche enti e associazioni di entrambi i territori. Ecco di cosa si tratta  
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Dopo il recentissimo annuncio da parte del sindaco di Fermo Paolo Calcinaro del finanziamento rilasciato dal Nuovo Commissario del Sisma, Guido Castelli, destinato alla ricostruzione di Rocca Monte Varmine (che si trova a Carassai ma è di proprietà del Comune di Fermo), si consolidano sempre più le prospettive per dare una funzione fortemente strategica al Castello, come faro propulsore di un modello di sviluppo innovativo per l’intera Valdaso e non solo un recupero architettonico fine a se stesso.

«Al fine di affiancare alla ricostruzione anche una rinascita sociale dei luoghi e delle persone che amano la Rocca, nasce il progetto, “Rocca Monte Varmine – memorie di comunità -comunità di memorie”, che rappresenta una concreta iniziativa per il piano di valorizzazione, promozione e sensibilizzazione per Rocca Monte Varmine»: spiega  Alessandro Ciaudano, segretario dell’Università Popolare di Fermo

 

Il progetto scaturisce infatti dalla collaborazione di “Sibilla Arte” di Carassai con l’Università Popolare di Fermo che, attraverso il metodo autobiografico ideato e promosso dalla Libera Università di Anghiari e trapiantato con successo a Fermo grazie all’Unipop e al Circolo di Scrittura Autobiografica, raccoglierà le memorie personali su Rocca Monte Varmine per dar vita ad una pagina importante di storia del fermano, a cui Carassai deve partecipare di diritto.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Carassai, dal Comune di Fermo, dalla Lua in collaborazione con l’Archeoclub di Carassai, si propone pertanto si coinvolgere carassanesi e fermani per raccontare la storia recente della Rocca attraverso la propria voce, i propri ricordi, le proprie fotografie.

Il 1 aprile 2023 a Carassai, nella sala consiliare del Palazzo comunale, si alterneranno Ada Antonietti, direttrice del museo della Mezzadria Sergio Anselmi di Senigallia, Oronzo Mauro, direttore Archivi delle famiglie di Montefiore; Pacifico d’Ercoli della Fototeca provinciale di Fermo e Stefania Bolletti, presidente della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari.

Poi Paolo Coppari, ideatore e promotore dei Cantieri Mobili di Storia di Macerata, lo storico Settimio Virgili ed Ettore Fedeli, presidente di Unipop Fermo, parleranno della storia dei singoli.

 

Nel pomeriggio, è in programma il workshop sull’autobiografia aperto a tutti i cittadini, guidato da Carlotta de Filippo e Ornella Mastrobuoni, formatrici e referenti Lua.

«In conclusione – afferma infine Ciaudano – speriamo di suscitare entusiasmo e raccogliere molte adesioni a questo nuovo modo di raccontare la storia».


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