«I marchigiani spendono quasi 2 miliardi di euro l’anno per giochi e scommesse»: al Ventidio Basso uno spettacolo per informare e sensibilizzare i cittadini

ASCOLI - Il dato è stato diffuso dall'assessore Saltamartini, insieme con l'approvazione del piano triennale regionale Gap e Dt. Il Dipartimento Dipendenze Patologiche (Stdp) dell'Ast picena ha portato avanti un percorso di coinvolgimento della popolazione che si conclude con l'evento del 3 aprile
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Si sta per concludere il percorso di informazione e sensibilizzazione sul problema del gioco d’azzardo patologico (Gap), portato avanti  dal Dipartimento Dipendenze Patologiche (Stdp) di Ast Ascoli, diretto dal dottor Claudio Cacaci.

Dopo lo spettacolo “Gran Casinò”, incentrato sulla “Industria” del Gioco, sulle implicazioni economiche e politiche che ne hanno condizionato l’evoluzione nel tempo, arriva “Mister Jackpot”, con al centro il “giocatore”, cioè il vero protagonista e purtroppo vittima del gioco, con tutti i risvolti e sfumature del suo percorso emotivo destinato ad un vero e proprio dramma psicologico.

Uno spettacolo che certamente sarà di stimolo per lo sviluppo di un pensiero critico verso il fenomeno del Gioco d’Azzardo e sulla sua potenziale pericolosità.

L’evento è ad ingresso gratuito e si terrà lunedì 3 aprile alle ore 21.

La Regione Marche è in prima fila nella lotta e nella prevenzione del gioco d’azzardo patologico e delle dipendenze patologiche. Ha infatti approvato il Piano triennale Gap e Dt secondo disposizioni dettate dal Ministero della Salute.

«I marchigiani spendono quasi 2 miliardi di euro l’anno per giochi e scommesse: un fenomeno sociale che sta assumendo proporzioni sempre più rilevanti ma anche conseguenze pericolose per la stabilità economica di molte famiglie.

Per garantire il recupero di persone affette da patologie legate al gioco la Regione ha stanziato quasi 5 milioni di euro», afferma l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.

Nel 2022 nelle Marche le persone in carico al sistema sanitario regionale per problemi relativi al Gap e dipendenze digitali sono state 413 (contro i 429 dell’anno precedente). Di questi, 363 per problematiche inerenti il gioco d’azzardo patologico (erano 385 nel 2021) e 50 per problemi relativi alle dipendenze digitali (contro i 44 del 2021).

Il Piano 2023 – 2025 mette in campo risorse per  4.790.379,82 euro, di cui 800.000 euro annui di fondi regionali, ripartite in 4 macroaree:  56% per la Prevenzione (Informazione, educazione e sensibilizzazione – Prevenzione ambientale ed universale – Prevenzione selettiva ed indicata);  38%Trattamento (Consulenza e ascolto – Presa in carico, cura e riabilitazione); 6% Formazione; il monitoraggio, a cura del Consiglio Nazionale della Ricerca, è finanziato con i fondi residui del Piano Gap 2019-2021.

«Serve un approccio integrato, sociale e sanitario, che parte dai Dipartimenti per le Dipendenze Patologiche che fanno capo alle AST – sottolinea l’assessore – ma la prevenzione parte dalle scuole e deve coinvolgere genitori, insegnanti, personale amministrativo, studenti dall’infanzia fino all’istruzione secondaria.
Il gioco, che mette in discussione i bilanci familiari e la stabilità dei rapporti, deve essere combattuto con ogni forma di cultura della prevenzione e il problema non può essere sottovalutato». 

 


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