Samb Legend: da sinistra, Maurizio Simonato, Nicola Ripa, Bruno Ranieri e Gregorio Basilico
di Giuseppe Di Marco
Tutto pronto per “Cento anni rossoblù”, la manifestazione per il centenario della Sambenedettese organizzata dall’associazione di vecchie glorie Samb Legend. Tra gli eventi, la consegna di gadget ai ristoranti della Riviera e soprattutto l’invito a colorare la città, per il 4 aprile, con i colori della fede cittadina.
Tutto avrà inizio alle 10 di mattina, con la visita al Ballarin per la foto di rito con gli ex calciatori che hanno indossato la storica maglia rossoblù. Da lì si procederà con una passeggiata che culminerà nel pranzo all’Hotel Calabresi, all’ingresso del quale saranno esposte le magliette del centenario: i capi saranno acquistabili ed il ricavato andrà alle associazioni locali. Finito il pranzo si procederà alla proiezione del docu-film del centenario, con immagini inedite di partite disputate 70 anni fa al Ballarin.
La presentazione della manifestazione si fa occasione ghiotta per parlare dell’ex stadio della Samb, che presto sarà soggetto di un intervento di riqualificazione. Iniziativa di cui ad oggi ancora si ignorano alcuni dettagli tecnici, anche se l’elaborato esecutivo – che ancora non è stato approntato – dovrà essere appaltato entro il 27 luglio.
«Domani mattina sarò in Consiglio per capire quale sia il reale progetto di riqualificazione del Ballarin portato avanti da questa amministrazione – commenta Maurizio Simonato – Anni fa noi presentammo un progetto che era una vera e propria chicca: uno spazio di aggregazione per famiglie e bambini. Avevo anche preso contatti con la Samb femminile, che ora è costretta ad andare a giocare a Grottammare. La cosa fondamentale sarà mantenere una gestione pulita di questa storica area e non sarà semplice: basta vedere in che stato si trovano molte superfici verdi della nostra città».
«Non conosco il progetto di restyling e non mi permetto di giudicare – aggiunge Bruno Ranieri – ma sarei stato contento se si fosse deciso di mantenere la curva sud, che rappresenta la storia del Ballarin. Magari non tutta, visto che ha tanti problemi, ma anche solo uno spicchio poteva andare bene. Sarebbe stato uno bel gesto per mantenere viva la memoria della tragedia di questo stadio e delle ragazze che in esso, purtroppo, persero la vita».
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