Elezioni, Ciabattoni lancia la sfida dalla sua “Bottegola”: «Un uomo del popolo per il popolo»

CASTEL DI LAMA - In vista delle amministrative del 14 e 15 maggio, l’ex consigliere comunale ad Ascoli fa il punto sulla campagna elettorale in corso. Ascolto e rispetto degli altri i principi alla base di un programma ambizioso, che vede tra i pilastri la ricostruzione di Piattoni e la risoluzione dei miasmi che affliggono Villa Sant’Antonio
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di Federico Ameli

 

Con la campagna elettorale ormai entrata nel vivo e i tre candidati sindaci intenti a confrontarsi a distanza da un comizio all’altro, a Castel di Lama il conto alla rovescia per le urne del 14 e 15 maggio concede ai residenti ancora qualche giorno per chiarirsi le idee e arrivare preparati all’attesissimo appuntamento con il voto.

Francesco Ciabattoni

 

Oltre al sindaco uscente Mauro Bochicchio, che allo scadere del suo primo mandato cerca la riconferma con la lista civica “Avanti così”, e al candidato di “Democraticamente insieme” Tiziano Oddi, sostenuto dall’omonimo comitato civico e dalla maggioranza del Pd, anche il centrodestra locale si appresta a recitare un ruolo da protagonista alle prossime amministrative.

 

Per contendere all’area progressista e democratica l’amministrazione del comune di Vallata, la coalizione composta da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia ha individuato il candidato ideale in Francesco Ciabattoni.

 

Pensionato, classe 1959, noto a tutti come “Tantalà”, Ciabattoni scende politicamente in campo a Castel di Lama dopo aver preso parte a ben tre consiliature nel Comune di Ascoli, dove dal 2004 al 2019 ha rappresentato l’elettorato della frazione di Villa Sant’Antonio nell’ambito del secondo mandato di Piero Celani e nei 10 anni trascorsi da Guido Castelli a Palazzo Arengo.

 

Forte di una notevole bagaglio di esperienza amministrativa, in questa sua nuova avventura Ciabattoni dovrà misurarsi con l’elettorato lamense in una corsa a tre che si preannuncia decisamente infuocata.

Ciabattoni in abiti quintanari durante la sua esperienza politica ascolana

 

«Di politica me ne intendo – afferma Ciabattoni, che con orgoglio riavvolge il nastro dell’ultimo ventennio trascorso quasi interamente nel ruolo di consigliere comunale nel capoluogo -. Nove anni fa, su oltre 700 candidati, ho chiuso la mia campagna elettorale tra i primi 20 più votati del Comune di Ascoli.

 

Sono un uomo del popolo, con alle spalle un percorso ricco di soddisfazioni. Ora voglio vedere se Tantalà viene apprezzato anche a Castel di Lama. Ho scelto di inserire in lista personaggi di indubbia esperienza politica ma anche diversi volti nuovi, creando un mix a mio avviso molto interessante».

 

In ottima salute nonostante un trapianto di rene alle spalle, Ciabattoni può dire di aver avuto tutto dalla vita: una moglie, insegnante nella scuola primaria di Villa Sant’Antonio, due figli e due splendidi nipoti. Ora, a 64 anni, l’obiettivo è prendersi cura del bene comune lamense dando una mano alla collettività nella risoluzione di alcune annose criticità del panorama cittadino.

 

«Non mi manca nulla: ho una bellissima famiglia e cerco di essere un ottimo nonno. Tra i punti principali del mio programma elettorale spiccano la ricostruzione di Piattoni, la realizzazione un plesso scolastico unico, la realizzazione di un centro notturno e diurno per cittadini con disabilità e la risoluzione dei miasmi che da troppo tempo infestano Villa Sant’Antonio.

La presentazione della lista nella sala consiliare di Castel di Lama

 

Penso di avere tutte le carte in regola per poter raggiungere i miei obiettivi, grazie anche al supporto della politica regionale e nazionale».

 

Da buon cattolico, Ciabattoni crede in una campagna elettorale basata sull’ascolto e sul rispetto reciproco, che punti più sui temi caldi del paese che sulla gola dei cittadini lamensi. Per i pronostici di rito, invece, i tempi non sembrano ancora maturi.

 

«Qualche giorno fa ho preso volentieri un caffè con Bochicchio – ricorda -. Dal mio punto di vista è inammissibile litigare per la politica: ci conosciamo tutti molto bene, ci frequentiamo, in molti casi siamo anche cresciuti insieme. Mi ha un po’ deluso vedere un mio manifesto strappato incivilmente qualche giorno fa, sintomo che non tutti hanno la mia stessa visione di queste elezioni.

Mauro Bochicchio e Francesco Ciabattoni

 

Per me la campagna elettorale deve essere portata avanti con passione, ma con costi ridotti. Fortunatamente abbiamo diversi sponsor e il sostegno dei partiti, ma tengo a sottolineare che con me non si mangia. Sono contrario ai comizi con rinfresco: in tanti ti ascoltano solo per mangiare, ma poi, nel segreto dell’urna, fanno scelte diverse.

 

Se tutto andrà per il verso giusto – promette – organizzerò una bella festa per ringraziare la cittadinanza. Tuttavia, l’esperienza mi porta a restare con i piedi per terra. Siamo umili: il 16 maggio, dopo le elezioni, faremo i conti».

 

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