Dalle macerie scavate a mani nude
alle attrezzature ricevute in dono:
Fermo si stringe ad Arquata

FERMO - Momento toccante in occasione dell'Eco Day con la consegna del materiale al gruppo di Protezione Civile del Comune devastato dal sisma del 24 agosto 2016
...

di Andrea Braconi

«Quella notte non potevamo che soccorrere a mani nude, le case erano distrutte e la gente urlava sotto le macerie». Sono le uniche parole che Concetta, volontaria della Protezione Civile di Arquata del Tronto, è riuscita ad esprimere dal palco allestito lungo Viale Trento per l’Eco Day, prima di lasciar andare qualche lacrima. Un momento toccante, quello della consegna del materiale da parte del gruppo fermano ai volontari del Comune ascolano devastato dal sisma del 24 agosto 2016, per un’iniziativa nata dalla stessa Protezione Civile di Fermo e dalla Croce Rossa Italiana.

Sei i borsoni equipaggiati con divise tecniche per la ricerca di dispersi, giubbino elasticizzato, pantaloni, attrezzature per la ricerca su movimentazione innevata, comprese ciaspole e ramponi. A questo si aggiunge uno zaino per la ricerca dei dispersi in superficie, equipaggiato con visore notturno, binocolo, gps, oltre a 5 radio per la comunicazione a lunga distanza e a dispositivi di protezione individuale per l’utilizzo delle motoseghe.

«Il gruppo comunale di Protezione Civile di Fermo è stato tra i primi ad arrivare a Pescara del Tronto – ha ricordato il consigliere Piergiorgio De Marco, affiancato anche dal coordinatore della Protezione Civile di Arquata Stefano Cappelli – In più con il Comune di Fermo c’è un rapporto particolare perché, a differenza di tante istituzioni che promettono e non danno, il vostro sindaco ci ha concesso di avere la vostra segretaria comunale, che ci sta dando veramente una grande mano».

«Il rapporto con Arquata è molto importante – ha proseguito il sindaco Paolo Calcinaro – Oggi, che è partita la macchina della ricostruzione, il Comune di Arquata si trova senza segretario comunale, senza perciò una figura decisiva per prendere le decisioni amministrative. E chi ha prestato per un giorno il segretario comunale è stato proprio il Comune di Fermo. Sono 6 mesi che la dottoressa Serafina Camastra lavora lì e questo a noi come Amministrazione non può che fare piacere. Quindi, forza Arquata e continuiamo a starvi vicino come abbiamo fatto e come faremo anche prossimamente».

«È sotto gli occhi di tutti il valore dell’esperienza dei tanti volontari e di tutta la catena della Protezione Civile, a partire dall’assessore Luciani al dirigente Paccapelo – ha sottolineato il vice sindaco Francesco Trasatti – Dare una mano in momenti di tragedia come quella vissuto è un valore aggiunto straordinario».

«Al volontario non pensa mai nessuno, quindi questa azione di solidarietà è partita dal cuore – ha spiegato Rosy Canigola, coordinatrice del gruppo di Fermo -. Speriamo che la gente arrivi a pensare al volontario: tutte le associazioni hanno bisogno di essere aiutate economicamente, con attrezzature e con la formazione. Questo non sarà l’ultimo dono, ce ne saranno altri per Arquata e per tutte le popolazioni che abbiamo conosciuto».

Per la Croce Rossa Italiana è intervenuta la responsabile provinciale Ludovica Lignite, che ha rimarcato come, dopo essersi occupati dei beni di prima necessità alimentari e non per sopperire alle necessità sia degli sfollati lungo la costa, sia da inviare nelle zone colpite dal terremoto, «la grande sensibilità dei cittadini fermani ci ha spinto a fare anche una raccolta di soldi. E quello di oggi è il risultato».

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X