Il caso del nigeriano fa discutere
«Non possiamo aiutare chi delinque»
(Foto e Video)

CASTORANO - Il sindaco Ficcadenti pronto a riconsegnare la fascia. Oggi un incontro per fare il punto sulla situazione sull'uomo senza permesso di soggiorno condannato a 12 anni, scarcerato e ora richiedente alloggio comunale. I sindaci di Offida e Castignano e l'ex onorevole Agostini: «Siamo con Ficcadenti»
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Un momento della conferenza di Ficcadenti

di Claudio Felicetti 

(foto e video di Andrea Vagnoni)

«Lancio oggi un estremo appello agli organi superiori dello Stato affinché ci aiutino a risolvere questo caso eclatante. Se nei prossimi giorni non avremo risposte concrete, sono pronto a mettere in atto azioni di protesta democratiche, fino a rassegnare le mie dimissioni e a riconsegnare la fascia tricolore al prefetto».

Il sindaco Ficcadenti con l’assessore Graziano Fanesi

Sull’incredibile caso del nigeriano cieco, condannato a 12 anni di reclusione, ma attualmente in detenzione domiciliare, che reclama un alloggio comunale per la sua famiglia (leggi qui), il sindaco Daniel Claudio Ficcadenti invoca l’aiuto delle alte istituzioni, a cui ha inviato un’accorata lettera, e incassa la solidarietà e il sostegno degli altri colleghi dell’Unione dei Comuni della Vallata (il presidente Valerio Lucciarini e il sindaco di Castignano Fabio Polini), intervenuti alla conferenza stampa di stamattina insieme all’ex onorevole Luciano Agostini.
Il tono usato dal sindaco non lascia dubbi sulla sua volontà di mollare tutto nel caso in cui non ci fossero interventi risolutori. Martedì prossimo, 12 giugno, scade infatti la proroga per lo sfratto esecutivo e, se non ci saranno novità nel frattempo, il trentenne nigeriano, insieme alla moglie e ai due figli minorenni, dovranno lasciare l’attuale abitazione. Ma dove andranno? A quanto pare, non ci sarebbero strutture adeguate alle esigenze della famiglia, e in ogni caso si pone il problema del canone di affitto e delle utenze da pagare. I due coniugi nigeriani, infatti, sono invalidi e vivono con il piccolo sussidio dello Stato.

Luciano Agostini

«Non abbiamo nessun pregiudizio razziale. -ci tiene a precisare Ficcadenti per evitare fraintendimenti- Siamo da sempre un paese solidale e accogliente, perciò respingiamo ogni strumentalizzazione in questo senso. Se si fosse trattato di un italiano, la mia posizione sarebbe stata la stessa».
«Il diritto alla casa e ad avere un alloggio popolare sono sacrosanti e fondamentali per il benessere e lo sviluppo dei minori e le loro famiglie in condizioni di grave disagio economico» ribadisce il sindaco Ficcadenti nella comunicazione al presidente del consiglio Giuseppe Conte, al ministro dell’interno Matteo Salvini, al prefetto di Ascoli, ai presidenti di Regione e Anci nazionale. «Ma la situazione attuale è più complessa, e si sta rischiando di aiutare in maniera prioritaria coloro che, a parità di condizioni svantaggiate, si sono anche macchiati di gravi reati».
Il presidente Lucciarini, dopo aver invitato Ficcadenti a non dimettersi, ha ricordato l’impegno dei sindaci dell’Unione volto a potenziare le politiche sociali e a garantire l’integrazione di stranieri e migranti, dicendosi disponibile a sostenere l’azione del sindaco di Castorano. «Siamo con te -ha detto Lucciarini rivolto a Ficcadenti- con la massima disponibilità e solidarietà, nel rispetto dei diritti della comunità e dei minorenni».

Il sindaco di Castignano Fabio Polini

«E’ una vicenda che presenta ancora molti lati oscuri -ha sottolineato Agostini- c’è un’opacità in tutto quello che è stato fatto finora. Dobbiamo ricordarci che sulla Bonifica esiste una delle più grandi attività di prostituzione in Italia e che l’individuo ai domiciliari si è macchiato di alcuni efferati delitti. Perché, c’è da chiedersi, costui ha potuto pagare i suoi avvocati anziché l’affitto di casa? Chi ha responsabilità deve intervenire per risolvere il problema, ognuno per la propria parte, a partire dal nuovo ministro fino ai parlamentari locali, che devono sollecitare le istituzioni».
Solidarietà a Ficcadenti anche dal sindaco Polini. «Un caso del genere può capitare in ogni Comune -ha detto il primo cittadino di Castignano- perciò non ti devi dimettere, cerchiamo insieme una soluzione al problema. Il sindaco deve essere messo in condizione di poter dare delle risposte e non deve essere lasciato solo. Troveremo insieme una soluzione nel rispetto delle regole democratiche, ognuno per il proprio ruolo, compresi i ministri, che possono intervenire se ci sono vuoti normativi».

Valerio Lucciarini


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