Alessandro Schettino
di Pier Paolo Flammini
Vini piceni sul saliscendi del mercato mondiale, che negli ultimi anni ha subito prima degli scossoni per le sanzioni che hanno bloccato il mercato russo e adesso è col fiato sospeso per i dazi imposti negli Stati Uniti. Per non far mancare nulla, negli ultimi mesi il consumo di vino in particolar modo è sceso a causa delle nuove normative in tema di guida di automobili, con inasprimento delle sanzioni con chi viene trovato con un tasso alcolemico nel sangue al di sopra dei limiti di legge.
In questo scenario, la fiera di Vinitaly, che si è svolta a Verona dal 6 al 9 aprile, ha rappresentato qualcosa di più del principale appuntamento annuale del settore. Alessandro Schettino, responsabile dell’Enoteca Regionale Vinea di Offida, era presente a Verona e ha notato, in questa edizione, una proficua presenza di addetti ai lavori e del settore commerciale, più che di pubblico, e questo in netto miglioramento rispetto agli anni passati.
«I dazi decisi da Trump, pur se per il momento sospesi, stanno preoccupando molto le imprese e anche gli importatori americani; stiamo vivendo una situazione di stallo che non crea benefici, anche se nel periodo immediatamente precedente all’imposizione dei dazi c’è stata una corsa all’acquisto per fare magazzino con prodotti esteri e italiani nel nostro caso non gravati dalla tassazione», spiega Schettino.
Il quale elogia il padiglione 7 della Regione Marche, che consente, ogni anno, di far notare in maniera positiva le aziende produttrici della regione anche grazie a una gestione delle degustazioni molto soddisfacente, inducendo in questo modo gli acquirenti ad apprezzare la produzione vitivinicola regionale.
Ma quali sono le tendenze in atto? Sicuramente una già portata all’attenzione degli imprenditori piceni dalla Vinea, ovvero il vino dealcolato (clicca qui): «Al momento è sulla bocca di tutti e hanno avuto un impatto notevole al Vinitaly: gli stand dei vini dealcolati ha avuto flussi di visitatori notevoli, sia tra gli acquirenti che da parte dei consumatori. Noi abbiamo organizzato un convegno poi una degustazione nel mese di febbraio e a fine estate dovrebbero entrare in commercio i primi vini dealcolati del Piceno. Si tratta di una tendenza che sta prendendo piede in Italia ma già piuttosto affermata nel nord Europa. Sicuramente una strada da intraprendere per diversificare il prodotto anche perché non va in alternativa al vino tradizionale».
«Il nostro compito come Vinea è di lavorare vicino alle aziende per facilitarle a trovare nuovi mercati di sbocco – conclude Schettino – Dobbiamo promuovere il territorio e i suoi prodotti e in questo momento di massimo stress occorre fare sistema tutti insieme evitando che ognuno si muova per conto suo».
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