Sant’Angelo Magno, consegnati i lavori per il restauro della chiesa danneggiata dal sisma

ASCOLI - Le opere puntano a conservare la struttura, nella sua integrità tecnologica e architettonica. Il progetto prevede la realizzazione di interventi reversibili, cioè che possono essere facilmente rimossi nel tempo e sostituiti con altri, magari innovativi, senza sconvolgere gli assetti e i materiali originali della fabbrica 
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La chiesa di Sant’Angelo Magno di Ascoli

 

Sono stati ufficialmente consegnati i lavori per l’intervento di riparazione e restauro della chiesa di Sant’Angelo Magno, danneggiata dal sisma 2016. Un’opera particolarmente attesa, per la quale sono previsti lavori per conservare la struttura, nella sua integrità tecnologica e architettonica.

Un risultato che si otterrà riparando tutti i danni provocati dal terremoto da una parte e migliorando le condizioni di sopportazione della struttura stessa ad altri eventi sismici dall’altra.

Il sindaco Fioravanti con l’assessore Cardinelli

«Si apre un altro importante cantiere per la nostra città – ha dichiarato il sindaco Marco Fioravantiche ci permetterà di poter fruire di nuovo di una delle chiese più belle di Ascoli, colpita dalle scosse del 2016. La conservazione del patrimonio storico e artistico è fondamentale per lo sviluppo turistico della città».

«Dalle analisi a seguito dei danni – ha riferito l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Marco Cardinelli – sono stati individuati gli interventi più importanti da realizzare per restituire funzionalità alla chiesa, che rappresenta un punto di riferimento importante per il quartiere della Piazzarola e per tutta la città».

L’interno della chiesa di Sant’Angelo Magno di Ascoli

Il progetto prevede la realizzazione di interventi reversibili, cioè che possono essere facilmente rimossi nel tempo e sostituiti con altri, magari innovativi, senza sconvolgere gli assetti e i materiali originali della fabbrica.

Non sono previsti interventi sulle strutture di fondazione, mentre saranno effettuati lavori sulle murature, sulla facciata, sul manto di copertura, come pure sulla torre campanaria, oggetto di ricostruzione della porzione sommitale parzialmente demolita e di rinforzo della struttura muraria. Saranno poi oggetto di intervento le volte, la piccola cappella laterale e gli apparati pittorici e decorativi, che saranno profondamente restaurati.

 


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