Spazzafumo, Capriotti, De Ascaniis, Mancaniello
di Pier Paolo Flammini
Ennesimo salto dell’ostacolo per l’Amministrazione Spazzafumo, che nel consiglio comunale del 7 luglio è riuscita a serrare le fila della maggioranza dopo il tornado della scorsa settimana. Si ricorderà che le due consigliere di Viva San Benedetto, Barbara De Ascaniis e Giselda Mancaniello, non si erano presentate (in rottura con Spazzafumo per la nomina a presidente della Ciip di Marco Perosa in luogo del, da loro richiesto, Gianluca Pompei, anche lui renziano) e il Consiglio Comunale non si era svolto: l’effetto, dopo 24 ore, è stata la rimozione del vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Tonino Capriotti.
A distanza di una settimana, di fronte all’emendamento annunciato dal duo De Ascaniis-Mancaniello, la maggioranza è convenuta poi su un emendamento scritto dallo stesso sindaco Spazzafumo, e Viva San Benedetto, in accordo con il principale esponente della giunta, ha ritirato il proprio. Anche se lo stesso Giorgio De Vecchis parla di «emendamento fotocopia». Ma il dato politico è che la maggioranza risicata di 13 consiglieri è rimasta in piedi, nessuno ha deciso di non votare col resto della maggioranza e nei giorni scorsi i tentativi di raccolta firme per sfiduciare Spazzafumo sono andati a vuoto.
Che tutto questo sia avvenuto per il voto del Ciip appare chiaro, che l’assenza delle due consigliere allo scorso consiglio sia stato un passo falso appare altrettanto trasparente (altrimenti avrebbero dovuto continuare sulla falsariga precedente): fatto sta che al momento Spazzafumo ha la carta di un assessorato da assegnare che potrebbe tornare a Viva San Benedetto con l’indicazione proprio di Pompei.
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