La crisi della Hp Composites, azienda di eccellenza del comparto industriale e tecnologico ascolano, sta scuotendo non solo i lavoratori e le loro famiglie, ma l’intero tessuto economico del territorio (leggi qui). Dopo i primi segnali di difficoltà, arrivano le prese di posizione sia dal sindaco Marco Fioravanti che dall’opposizione, che chiedono unità e soluzioni rapide.
«Esprimo la mia più sincera vicinanza ai lavoratori della Hp Composites e alle loro famiglie colpite da una situazione che desta forte preoccupazione non solo per le persone direttamente coinvolte, ma per l’intero tessuto sociale ed economico del nostro territorio – dichiara il sindaco -. Hp rappresenta un’eccellenza frutto di competenze e professionalità che hanno dato lustro alla nostra città e all’intera regione. È dunque fondamentale che venga messo in campo ogni sforzo per tutelare i posti di lavoro e garantire prospettive di stabilità e sviluppo».
Il primo cittadino sottolinea come la Regione Marche abbia già convocato un tavolo tecnico per il 10 settembre ad Ancona, in cui affrontare la questione. «Servono serietà e responsabilità – aggiunge – con un impegno comune che richiede unità, collaborazione e confronto, al fine di individuare soluzioni concrete e tempestive. L’estensione della Zona Economica Speciale alle Marche, annunciata dal Governo, potrà essere uno strumento utile per sostenere aziende e attività economiche locali. Lavoreremo con la massima determinazione per tutelare i lavoratori della Hp».
Più duro l’intervento del capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, Francesco Ameli, che parla apertamente di “bomba sociale”: «La crisi della Hp, annunciata da rumors interni e nonostante gli allarmi dei sindacati, è purtroppo arrivata e rischia di travolgere centinaia di famiglie. È quindi imprescindibile che la vertenza assuma subito una dimensione regionale prima che sia troppo tardi».
Ameli critica anche l’uso “propagandistico” della Zes e invita la Regione a prendere esempio dall’Abruzzo: «Il riconoscimento della Zes nel teramano ha dato vantaggi concreti alle imprese concorrenti di Hp a sud del Tronto. La Zes, però, da sola non basta: va inserita in una visione strategica capace di rilanciare il Piceno e sostenere davvero il tessuto produttivo. Fondi a pioggia, ricevuti dall’azienda in questi anni, non sono stati sufficienti: ora servono assunzioni di responsabilità e azioni concrete».
Il capogruppo Pd conclude chiedendo la riconvocazione del tavolo di confronto dedicato al Piceno, con istituzioni, sindacati e associazioni di categoria: «Il polo del carbonio rappresenta una specificità territoriale importante, con imprese e maestranze specializzate tra Val Tronto e Val Vibrata. Non possiamo permetterci di disperdere questo patrimonio».
La partita, dunque, è appena iniziata. I prossimi giorni saranno decisivi per capire quali prospettive si apriranno per i lavoratori e per l’azienda, simbolo dell’industria picena.
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