Passeri dopo Ascoli-Juve Next Gen: «Stigmatizziamo il gesto di Tomei, ma il lavoro svolto è straordinario»

CALCIO - Domani la ripresa della preparazione in casa bianconera. In vendita i biglietti per la sfida del "Curi". Il presidente nel suo dispaccio: «Al via la campagna di sponsorizzazione per dare ulteriore slancio. Lavoriamo per un "Del Duca" a misura di tifoso»
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di Salvatore Mastropietro

 

Riprenderà domani pomeriggio la preparazione dell’Ascoli dopo i due giorni di riposo concessi dallo staff tecnico a seguito dello 0-0 casalingo arrivato sabato contro la Juventus Next Gen. Si inizierà a mettere nel mirino la trasferta di Perugia, il primo di due match esterni che il calendario metterà di fronte all’Ascoli (il secondo, sabato 20 settembre, vedrà i bianconeri al “Picchi” di Livorno).

 

Il colpo d’occhio in Curva in Ascoli-Juventus Next: sfondata quota 10.000 al “Del Duca”

Per la sfida del “Curi”, in programma domenica alle ore 15, il Picchio spera di avere al proprio fianco un importante numero di tifosi per sfruttare un’arma pronta a fare la propria parte anche lontana dal “Del Duca”. A differenza di quanto accaduto al “Liberati” di Terni, infatti, quando ai supporters bianconeri sono stati riservati appena 150 biglietti, stavolta si avrà a disposizione un settore ospiti ben più capiente: 1.125 i tagliandi disponibili.

 

I sostenitori bianconeri residenti nella regione Marche potranno acquistare il biglietto soltanto nel settore Ospiti (Curva Sud, capienza 1.125) e solo se in possesso della tessera del tifoso dell’Ascoli. A differenza di quanto avvenuto negli anni più recenti, la restrizione non limiterà la presenta dei gruppi organizzati bianconeri, che hanno deciso di tornare a tesserarsi per essere al fianco del Picchio. La vendita, partita al costo di 14 euro (più uno di prevendita), terminerà sabato alle ore 19.

 

Bernardino e Andrea Passeri (foto Ascoli Calcio)

PASSERI – Per la seconda volta in stagione, il presidente Bernardino Passeri ha affidato ai canali ufficiali del club bianconero un “dispaccio” per fare il punto della situazione dopo l’intenso fine settimana e, soprattutto, per ringraziare un ambiente in cui l’entusiasmo continua a farla da padrone, a prescindere dai risultati.

 

«Per prima cosa – ha affermato -, voglio dirvi ancora GRAZIE. So che sto diventando ripetitivo, ma non riesco ad abituarmi all’affetto e al sostegno incondizionato che ci state infondendo. La Festa di sabato sera, con Piazza del Popolo stracolma, è stata un’emozione senza pari e ha mostrato una volta in più cosa rappresenta Ascoli. Tifosi, squadra, dirigenza, giovanili, istituzioni, Ascoli for Special, il tifo organizzato, persino i neonati: siamo una cosa sola!».

 

Francesco Tomei (foto Ascoli Calcio)

Poi un passaggio sul campo e su mister Tomei, finito al centro di qualche polemica per l’espulsione rimediata a causa del lancio di una bottiglietta all’interno del rettangolo di gioco (a seconda di cosa scriverà la quaterna arbitrale nel referto, il gesto potrebbe costargli caro):«Archiviamo la Juventus Next Gen con un po’ di amaro in bocca, ma di fronte c’era un’avversaria forte e organizzata. Peccato aver rinviato la prima vittoria in casa, ma anche aver tenuta la porta inviolata è uno dei meriti del nostro allenatore. Ci sta dando un’identità chiara, vedo l’approccio giusto e ampi margini di crescita. Un commento, però, è doveroso sull’espulsione. Abbiamo scelto con piena fiducia l’uomo Tomei ancora prima del mister. Quindi siamo al suo fianco anche negli errori, stigmatizziamo ovviamente il gesto e ne accetteremo le conseguenze, allo stesso modo continuiamo a ritenere straordinario il lavoro svolto finora dal tecnico. Ogni cosa è figlia del temperamento e della responsabilità che ci siamo presi in carico».

 

Chiosa anche sull’apertura della campagna di sponsorizzazione: «In società la strada è tracciata e l’Ascoli Calcio non vuole smettere di crescere, dentro e fuori dal campo. Ci piace immaginare che tutti siano parte integrante del progetto, per questo abbiamo, con colpevole ritardo, aperto la campagna di sponsorizzazione a tutti, permettendo di partecipare a chiunque senta la voglia e il bisogno di sostenere il Picchio. In qualunque modo. Tanti tifosi, con le loro aziende, ci hanno già contattato con il desiderio di partecipare, ognuno con quello che può. A loro dedicheremo degli spazi intorno al Del Duca per dare la visibilità e il ringraziamento che meritano. Per la gestione globale degli spazi media abbiamo affidato a Silenzio Media, società concessionaria e parte del gruppo, il compito di dialogare in modo diretto con il territorio e di tenere aperto ogni tavolo con le aziende nazionali e internazionali già partner della società. Silenzio Media provvederà alle necessità del club per continuare a offrire opportunità di sviluppo sempre maggiori. Ogni passo in avanti – ci tengo a ribadirlo – sarà fatto soltanto con l’obiettivo di accelerare il percorso di crescita dell’Ascoli. Il club ha risposto presente all’appello dei tifosi, delle istituzioni e degli imprenditori del territorio: le forme e le dimostrazioni di supporto ricevute serviranno esclusivamente per dare un ulteriore slancio».

 

Chiusura sull’esperienza dei tifosi al “Del Duca”: «Infine voglio dedicare un appunto allo stadio, dopo quello che già avevo detto nel primo ‘Dispaccio’ post-Pianese. Mi scuso in prima persona per i disservizi che ci sono stati nei punti bar. Purtroppo abbiamo trovato in eredità degli spazi malridotti e, nonostante tutto, stiamo lavorando su ogni aspetto riguardante l’impianto, mettendoci sempre la faccia. Vogliamo aggiungere qualcosa di nuovo in ogni gara disputata in casa per restituire, come avevo anticipato due settimane fa, uno stadio ‘a misura di tifoso’. Vi chiedo ancora un po’ di pazienza: le nostre ambizioni trasformeranno il Del Duca in un vanto per la nostra gente, per la città e per l’intero territorio. Avanti determinati, uniti più che mai».

 

C’è spazio, poco dopo, anche per un’appendice dedicato alla stampa: «Sono stato redarguito dalla stampa, a ragion veduta. Nell’elencare i componenti della nostra grande famiglia ho dimenticato di citare i media, e la grande mano che ci stanno dando. Questa tirata di orecchie, avvenuta in privato, è stata l’ulteriore prova della compattezza di questo ambiente, potevano attaccarmi pubblicamente e sfruttare la loro voce, invece hanno preferito starmi vicino, in maniera bonaria, con affetto e professionalità».



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