di Filippo Ferretti
C’è molta attesa per la prima nazionale di “La Voce il Volto”, il film che il regista Gabriele Ogiva ha dedicato al territorio ferito dal sisma mentre racconta la storia di una giovane vittima di bullismo. La pellicola, che vuole immortalare volti, paesaggi e storie del contemporaneo non dimenticando echi culturali del passato, che vanno da Giacomo Leopardi a Osvaldo Licini, dalla Sibilla a Emidio Cagnucci, arriverà prima assoluta sul grande schermo del Ventidio Basso alle ore 21 di giovedì 11 settembre, alla presenza del regista, del cast e delle autorità.
Un’opera che nelle ultime ore ha avuto il privilegio di essere stata al centro di una conferenza stampa allestita al Senato della Repubblica, a Palazzo Madama a Roma presso la sala “Nassirya”. Una presentazione nazionale voluta fortemente dal senatore Guido Castelli, molto impressionato dalla poesia e dalla verità piena di speranza che trasmette il film , girato un anno fa dal regista anconetano tra Ascoli, Montegallo, Montemonaco e Castignano e che è stato realizzato con maestranze e professionisti locali, a partire dalle sue intense protagoniste, interpreti del personaggio di Sara in momenti anagrafici diversi: Iole Mazzone e Elena Schiavoni.
«La ricostruzione nel Piceno sta procedendo con determinazione, grazie ad un’accelerazione resa evidente dal crescente numero di case, scuole ed edifici di culto che stiamo riconsegnando», ha spiegato il senatore Castelli, commissario alla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma del 2016, consapevole della complessità del lavoro in atto, della fiducia nella capacità del territorio di rialzarsi senza perdere la propria identità, nel segno della sicurezza e della sostenibilità.
«In questo percorso ha un grande valore questo film perché sa trasformare in linguaggio filmico la memoria viva del terremoto e la tenacia delle nostre comunità e sa restituire dignità ai luoghi feriti e valorizzarne il patrimonio storico, culturale e naturalistico», ha aggiunto il senatore Castelli, certo che custodire e trasmettere questa memoria significhi rafforzare la coscienza collettiva, convinto che ricostruire non significhi solo ricomporre pietre ma soprattutto voglia dire tenere alto il tessuto umano e sociale, che da sempre rende il Piceno terra di bellezza e tradizioni.
“La Voce e il Volto”, che nel voler narrare il Piceno anche quale ricchezza di talenti ha voluto coinvolgere vari artisti testimoni di questa eredità creativa – dall’attore Pino Presciutti alla musicista e cantante Maria Vittoria Tranquilli, sino dagli studenti del Liceo artistico “Licini” – ancora prima di uscire ha già attirato l’interesse presso varie rassegne cinematografiche e testate giornalistiche.
A ottobre, infatti, sarà tra i titoli di punta del “Piceno Film Festival”, mentre a dicembre sarà in gara al Festival “Paladino d’Oro” di Palermo. Senza dimenticare che il mensile italiano di cinema “Ciak” ha dedicato un intero servizio all’indipendente progetto, realizzato con grandi sforzi ma assoluta passione da parte di tutti.
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