I soccorsi nell’azienda
di Alessandro Luzi
Morto sepolto sotto i detriti: la procura di Macerata apre un fascicolo per omicidio colposo. A finire nel registro degli indagati, un atto dovuto, il legale rappresentate e responsabile della sicurezza dell’azienda.
Francesco Broda
Il tragico incidente si è verificato il pomeriggio di lunedì 13 ottobre. A perdere la vita è stato Francesco Broda, 48 anni di Monte San Giusto. L’uomo, operaio di un’azienda non coinvolta nell’indagine, stava lavorando su un escavatore quando ad un tratto è stato sommerso dai detriti. Il corpo è stato tirato fuori dopo quasi 10 ore di intervento dei vigili del fuoco.
Intanto il magistrato di turno Enrico Riccioni ha disposto il sequestro dell’area in cui è avvenuto l’incidente e oggi darà il conferimento dell’incarico al medico Antonio Tombolini per svolgere l’autopsia sul corpo del 48enne. Ha inoltre indagato il legale rappresentante dell’azienda dove si è consumata la tragedia, come atto dovuto, si diceva, per consentirgli di partecipare, nominando un proprio consulente, all’autopsia e ad eventuali ulteriori accertamenti.
L’INCIDENTE – Francesco Broda stava lavorando su di un escavatore da 350 quintali, insieme ad un altro operaio, che invece si trovava su un camion. Secondo una prima ricostruzione i due operai stavano pulendo una vasca per la decantazione dei fanghi, dovevano portare via della melma.
Andrea Gentili, sindaco di Monte San Giusto
All’improvviso lo smottamento. La forza d’urto, secondo le prime ricostruzioni, ha investito l’escavatore, che si è ribaltato, mentre il camion, un quattro assi, che stava più distante, sarebbe stato sbalzato per diversi metri. Il conducente del camion è riuscito a mettersi in salvo, il 48enne invece è rimasto bloccato all’interno dell’escavatore. Oltre ai vigili del fuoco, sul posto erano intervenuti anche gli operatori del 118 che hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso, i carabinieri e lo Spsal di Macerata.
Ieri il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili ha annunciato che vuole proclamare il lutto cittadino nel giorno del funerale di Broda, che verrà fissato dopo l’autopsia. L’esame si svolgerà giovedì.
Irene Manzi, deputata del Pd
«Questa ennesima morte sul lavoro ci riporta con forza alla responsabilità che tutte le istituzioni e le imprese hanno nel garantire che ogni luogo di lavoro sia sicuro – ha detto la deputata marchigiana del Partito Democratico, Irene Manzi -. Desidero esprimere la mia più sentita vicinanza e solidarietà alla famiglia di Francesco Broda. Ai soccorsi va la nostra gratitudine perché hanno dovuto affrontare condizioni difficili. Questa ennesima morte sul lavoro ci riporta con forza alla responsabilità che tutte le istituzioni e le imprese hanno nel garantire che ogni luogo di lavoro sia sicuro».
«A nome personale e dell’amministrazione comunale esprimo profondo cordoglio per la tragica scomparsa di Francesco Broda – le parole del sindaco di Corridonia, Giuliana Giampaoli – Ci stringiamo con commozione e rispetto attorno alla famiglia, agli amici e ai colleghi di Francesco, colpiti da una perdita così ingiusta e dolorosa, formulando le più sentite condoglianze».
Le operazioni di estrazione nella notte tra lunedì 13 e martedì 14 ottobre
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