Con l’approvazione del riordino della rete sanitaria territoriale, la Regione Marche definisce una nuova organizzazione degli Ospedali di Comunità, strutture che diventeranno 21 in tutto il territorio regionale per un totale di 511 posti letto.
«Un intervento che innalza la capacità di presa in carico dei pazienti e punta a ridurre la pressione sui pronto soccorso. Un percorso graduale, che inizierà a produrre effetti concreti nell’arco di un anno, quando tutti i nuovi posti letto saranno operativi», sottolinea l’assessore alla Sanità Paolo Calcinaro.
Nel quadro regionale, un capitolo significativo riguarda il Piceno, dove la programmazione prevede due Ospedali di Comunità, uno ad Ascoli Piceno e uno a San Benedetto del Tronto, per un totale di 37 posti letto.
«Si tratta di strutture fondamentali per un territorio vasto e articolato, chiamato a rispondere alle necessità di una popolazione distribuita tra costa, aree urbane e zone interne – continua l’assessore -. Gli Ospedali di Comunità sono pensati come un sistema molto importante per migliorare la risposta sanitaria sul territorio. Queste strutture permetteranno ricoveri brevi, osservazione clinica e continuità assistenziale in stretta connessione con i servizi territoriali e i medici di medicina generale, rappresentando una soluzione strutturale al problema del sovraffollamento dei pronto soccorso».
«L’Ospedale di Comunità – conclude Calcinaro – è un modello innovativo che unisce cura ospedaliera e prossimità territoriale, garantendo una risposta più efficace e vicina ai bisogni dei cittadini. Rafforzare questa rete significa innalzare la qualità dell’assistenza e rendere la sanità marchigiana più efficiente e moderna».
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