Scappano senza pagare, poi tornano e saldano il conto

ASCOLI - Dopo la denuncia sui social da parte del titolare, uno dei tre giovani è tornato nel ristorante a saldare il conto a corrispondere i 150 euro, scusandosi per l'accaduto: «Con una stretta di mano ed un sorriso, siamo sicuri che i ragazzi hanno capito l'errore. Non è la prima volta che da noi si verifica una cosa del genere»
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di Elena Minucci

 

Possiamo dire che “tutto è bene quel che finisce bene”. Nella serata di ieri, il ristorante Duomila di Ascoli è stato protagonista di un episodio particolare: tre ragazzi, dopo aver consumato una cena dal valore complessivo di circa 150 euro, hanno lasciato il locale senza pagare.

Lo scontrino dell’avvenuto pagamento

 

Stupiti e amareggiati, il titolare e il personale hanno raccontato l’accaduto in un post su Facebook, invitando i ragazzi a tornare per saldare il conto.

 

In poche ore, però, la situazione ha preso una piega inaspettata: uno dei tre ragazzi si è presentato spontaneamente al ristorante, ha pagato quanto dovuto, scusandosi per l’accaduto. Un gesto di responsabilità accolto con favore dal personale, che ha apprezzato la volontà del giovane.

 

«A volte le lezioni servono per capire gli errori, imparare e rimediare. I tre ragazzi sono ritornati ed hanno saldato il conto, scusandosi per l’accaduto. Con una stretta di mano ed un sorriso, siamo sicuri che i ragazzi hanno capito l’errore ed hanno rimediato subito. A loro va tutta la nostra stima. Con l’occasione li aspetteremo per la loro prossima cena, magari li faremo pagare al tavolo. Scherzi a parte, è bello condividere con voi un lieto fine sincero e comprensivo», si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook del ristorante.

 

Nonostante il lieto fine, non è la prima volta che accadono episodi simili.

 

«Sebbene siano passati pochi mesi dalla nostra apertura, non è la prima volta che si verifica una cosa del genere – racconta Davide, il titolare – in passato mancava un sistema di videosorveglianza in grado di documentare quanto accadeva».


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