Domenica 23 novembre, alle 17,30, la libreria Rinascita ospiterà la presentazione del libro “A piedi da Ascoli al Ceppo – Diario di un territorio”. All’incontro parteciperanno gli autori Domenico Cornacchia, Narciso Galiè e Gabriele Vecchioni. A moderare sarà Manuela Cermignani. Al termine, è previsto un brindisi insieme ai partecipanti.

Mulattiera lastricata nella Laga (ph G. Vecchioni)
Un viaggio lento nel cuore della Laga
Il massiccio arenaceo della Laga, quinto rilievo più alto dell’Appennino, custodisce paesaggi originali e sorprendenti: un mondo appartato e misterioso che si rivela solo a chi lo attraversa con passo lento e sguardo attento.
Gli autori — uno profondamente legato a questa terra, gli altri instancabili esploratori — raccontano una Laga autentica, lontana dalle immagini patinate dei dépliant turistici: fatta di volti, memorie, tradizioni ed emozioni.
Il percorso narrato nel libro segue gli antichi sentieri che da Ascoli Piceno conducono al Ceppo di Rocca Santa Maria. Un cammino che diventa invito all’ascolto e all’osservazione, per cogliere il legame profondo tra ambiente, storia e vita quotidiana. Le testimonianze di residenti ed esperti si intrecciano alla narrazione, restituendo le mille sfumature di un territorio straordinario, sempre capace di sorprendere chi lo vive e chi lo attraversa.
Gli autori
Domenico Cornacchia vive a Santa Rufina, nel cuore della Valle Castellana. Alla formazione scientifica unisce una profonda sensibilità per la natura e gli animali. Viaggiatore curioso, ha trovato nella scrittura il linguaggio ideale per raccontare emozioni, ricordi e l’indissolubile legame con la sua terra.
Gabriele Vecchioni e Narciso Galiè, autori di articoli e guide escursionistiche sui Monti Gemelli, il Velino-Sirente e altre aree dell’Italia centrale, collaborano da anni con riviste, istituzioni e associazioni, impegnandosi in progetti di educazione ambientale e valorizzazione del paesaggio montano.
Insieme, gli autori hanno condiviso un cammino che unisce esperienza, conoscenza e passione, per restituire lo sguardo più autentico su queste montagne e su chi le abita.
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