
La sciarpata della Curva prima di Ascoli-Sambenedettese del 26 ottobre (foto Pierluigi Giorgi)
di Salvatore Mastropietro
La voglia di riportarsi a contatto con la vetta da una parte, l’ambizione di piazzare un allungo su una diretta concorrente dall’altra. La miglior difesa dell’intera Serie C da una parte, l’attacco più prolifico del girone dall’altra. E poi gli ex di turno (bomber Gori e mister Bucchi, per citarne due), due tifoserie con entusiasmo in costante crescita (sebbene su numeri ben diversi…), il sogno del ritorno in B… I temi che accompagnano Ascoli-Arezzo sono numerosissimi e tutti significativi.
Il principale riguarda sicuramente la grande cornice di pubblico attesa sugli spalti con il tutto esaurito fatto registrare sia lato bianconero sia lato amaranto. Oltre 10.500 gli spettatori presenti al “Del Duca” dopo una prevendita di biglietti durata soltanto qualche ora.

Tomei e i suoi collaboratori
L’importanza del match nell’ambiente Ascoli, che vuole una gioia contro una delle indiziate alla vittoria finale dopo aver perso nello scontro diretto del 2 novembre sul campo del Ravenna, si sente eccome, ma mister Francesco Tomei ci ha tenuto a non caricarla di ulteriori aspettative e significati. «Dobbiamo cercare di affrontare la partita nel migliore dei modi, sappiamo che troviamo la capolista e quindi mi auguro che sia una bella sfida. Loro sono una squadra forte, che lavora da diverso tempo insieme con giocatori che ti possono far male in qualsiasi momento. Bisogna essere molto attenti, loro stanno facendo benissimo, non posso che fargli i complimenti. Dovremo giocare con la massima serenità perché non è né l’ultima partita, né una finale, né nulla, è una partita come le altre, anche se sicuramente – senza essere ipocriti – si affrontano due squadre che stanno facendo bene, quindi ci si attende una bella partita. Conoscendo entrambe le squadre, penso che sarà un buono spettacolo».
Oltre al lungodegente Del Sole e all’assenza di Nicoletti, Tomei dovrà fare ancora a meno di Corazza: «Ha qualche problemino, penso che per la prossima settimana starà a posto. Tutti gli altri ragazzi stanno bene».

L’ex di turno Bucchi
Sulle possibili variazioni tattiche dell’Arezzo: «Se lo faranno sarà per esigenze loro, per l’assenza di alcuni elementi. Al al di là del sistema di gioco, domani è una partita che va oltre l’aspetto tattico. Chi sarà più attento ai dettagli farà la differenza. Penso che loro rimarranno con la solita identità al di là del sistema di gioco, perché poi i numeri lasciano il tempo che trovano; alla fine conta come tu affronti una partita, è l’atteggiamento che hai. Le squadre si affronteranno, secondo me, come hanno fatto fino adesso».
Ancora sull’importanza della partita: «Mi sento molto sereno per un motivo semplice: conosco il lavoro, conosco che noi siamo sempre sotto la lente di ingrandimento per quanto riguarda i risultati, però io mi baso sempre sulla prestazione, sulla crescita, che per me è la cosa più importante. Per quanto riguarda la partita, se sia importante o decisiva, assolutamente no. Siamo alla quindicesima, il campionato è ancora lungo e quella di domani ha la stessa valenza di un’altra partita».
Da qui in avanti una possibile variabile sarà rappresentata dalle condizioni dei vari terreni di gioco: «A meno che non venga giù il diluvio, diciamo che per fortuna il nostro terreno di gioco è un buon terreno. Con la Pianese piovve molto, ma anche in quella situazione ha retto molto bene, quindi non penso che ci sia questa problematica».
Chiosa sulla cornice di pubblico attesa: «Mi fa piacere che i tifosi dell’Arezzo vengano a vedere la partita perché ribadisco, è un diritto che hanno tutti i tifosi di seguire la propria squadra e tifare la propria squadra. Non parlo dei miei perché sarebbe banale. Giocare in questo momento, con questa situazione, dove si respira sempre una bella energia, fa molto piacere e soprattutto dà molta forza anche ai nostri giocatori. E’ anche una bella pubblicità per far vedere che la categoria, pur non essendo la Serie A, vive di attaccamento e passione. Vedere bambini, famiglie allo stadio, mi piace molto, perché è bello trasmettere alle generazioni future una passione».
Sul lavoro svolto in settimana, Tomei risponde: «Abbiamo avuto la possibilità di rilavorare un po’. Sicuramente abbiamo avuto qualche febbricitante, quindi qualcosina l’abbiamo lasciato per strada, però abbiamo avuto la possibilità di allenarci serenamente e questo ci fa bene. Per me migliorare vuol dire che i ragazzi devono migliorare quotidianamente nelle proprie carenze. Tutti abbiamo carenze, bisogna essere sempre predisposti al miglioramento. Il miglioramento soggettivo porta quello del gruppo, che deve essere costante perché il calcio è in continua evoluzione. Io cerco di dare il metodo, poi in campo sono loro gli attori e interpreti».

Anche Gabriele Gori è un ex (foto Ascoli Calcio)
A livello di formazione, non sono attese particolari sorprese per il tecnico abruzzese. Davanti a Vitale, linea a quattro composta da Alagna, Curado, Rizzo (sebbene non al meglio per via di un po’ di influenza in settimana) e Pagliai, con quest’ultimo in vantaggio su Guiebre. In mediana Damiani sarà affiancato da Milanese, mentre sulla trequarti il terzetto Silipo-Rizzo Pinna-D’Uffizi agirà a sostegno dell’unica punta, nonché ex di turno, Gori.
LE PROBABILI FORMAZIONI
ASCOLI (4-2-3-1): Vitale; Alagna, Curado, Rizzo, Pagliai; Milanese, Damiani; Silipo, Rizzo Pinna, D’Uffizi; Gori. Allenatore: Tomei
AREZZO (4-3-3): Venturi; De Col, Gilli, Chiosa, Righetti; Meli, Guccione, Chierico; Pattarello, Cianci, Tavernelli. Allenatore: Bucchi
Arbitro: Castellone di Napoli (assistenti Cardona di Catania e Chichi di Palermo, quarto ufficiale Dorillo di Torino, operatore FVS Chiavaroli di Pescara)
Stadio: Del Duca, ore 14:30
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