CULTRARO 5,5 Prende gol senza subire tiri in porta, nell’occasione del vantaggio abruzzese doveva fare sua la palla su un traversone nemmeno troppo tagliato.
ZOBOLETTI 6 Disputa la solita partita diligente in difesa, è mancato lo spunto offensivo che non è nelle sue caratteristiche.
ZINI 6,5 Altra prova di rilievo come difensore centrale, anche se nei minuti finali, schierato terzino, crea le premesse per una nuovo gol purtroppo sfumato per le imprecisioni di Battista e Marranzino.
DALMAZZI 6,5 Ripete l’ottima prestazione di una settimana fa, il temuto attacco ospite viene sterilizzato e c’è voluto un traversone innocuo per superarli.
TOSI 6,5 Grande cuore e grande capacità di corsa, nella ripresa è uno dei migliori. Riposerà mercoledì in Coppa Italia.
KONATE 6 Bene nel ruolo di centrocampista di fascia, seppur con doti offensive. Rispetto alla Ternana però la posizione più defilata non gli consente di arrivare sotto porta con altrettanta facilità, anche se per 70 minuti, finché il fiato regge, dà un contributo importante alla manovra.
ALFIERI 5,5 Alterna buone giocate a momenti in cui rallenta troppo l’azione e dà modo alla difesa ospite di riassettarsi, specialmente nella ripresa. Difetta nei calci di punizione e calci d’angolo, tirati quasi tutti con poca forza, e questa è una grande pecca.
CANDELLORI 7 Dovunque lo metti sta bene. I suoi strappi nella prima frazione tagliano il centrocampo ospite e mettono nelle condizioni i compagni di andare ripetutamente al tiro, senza fortuna. Così quando entra Sbaffo si fa trovare pronto all’inserimento da esterno sinistro, risolvendo una situazione che stava diventando paradossale: perdere senza subire tiri in porta.
MARRANZINO 6 Merita “7” per la qualità del gioco, la grinta e la forza atletica che gli consentono di mostrare le sue caratteristiche, finalmente, nella posizione a lui più consona, ovvero quelle di cursore di fascia, molto meglio che attaccante. Potrebbe essere la chiave tecnica importante per aggiustare il sistema di gioco. Però il voto è figlio anche del “5” per le conclusioni, alcune delle quali da distanza ravvicinata, malamente tirate fuori o, nel secondo tempo, in braccio al portiere. Ha tirato infatti ben 6 volte. Un consiglio: si deve allenare con solerzia nelle conclusioni, perché se migliora può diventare un calciatore completo e decisivo.
NOUHAN TOURE’ 5 Purtroppo sta vivendo questo periodo con troppo nervosismo, dopo gli errori al derby con Ascoli si è visibilmente involuto e ha timore di tirare e sbagliare. Probabilmente in Coppa Italia Palladini lo farà giocare, comunque ha bisogno di riposo e serenità e magari entrare più rilassato a partita in corso.
EUSEPI 6 Funge da boa offensiva, va al tiro solo una volta e realizza un gran gol in rovesciata, peccato che venga annullato per fuorigioco dopo revisione all’Fvs. La sua posizione effettivamente era irregolare.
SBAFFO 6,5 Sua l’invenzione, l’assist in profondità per Candellori che vale il pareggio. Purtroppo le occasioni nel finale non capitano sui suoi piedi, perché ha dimostrato un’altra volta di essere giocatore di qualità superiore. Pronto per tornare titolare.
LULLI 6 Dà peso al centrocampo anche se si vede che deve riacquisire il ritmo gara.
BATTISTA 6 Entra bene nel finale, ha anche una grande opportunità allo scadere ma invece di rischiare il tiro sul secondo palo prova l’appoggio a colpo sicuro per Marranzino, per eccesso di altruismo, sbagliando invece l’appoggio.
PEZZOLA s.v. Pochi minuti.
PALLADINI 6 Difficile chiedere di più alla squadra e di conseguenza al suo allenatore, anche se questa partita, come e più della precedente contro la Ternana, dà diverse indicazioni. Le difficoltà di Nouhan Touré sono sotto gli occhi di tutti e l’assist di Sbaffo una specie di dislivello difficile da non vedere. Lo stesso Alfieri non regge lo stesso ritmo per due tempi, e oggi è rimasto in campo solo per assenza di alternative.
Tuttavia va rimarcato che l’allenatore sambenedettese ha aggiustato la squadra ottenendo ottime risposte dal punto di vista tattico, oltre che atletico da parte di molti giocatori. La squadra è scesa in campo col 4-4-2, e questo ha consentito a Marranzino di giocare nel suo ruolo ideale: peccato che l’ex Napoli non sia stato lucido sotto porta, perché per il resto ha dimostrato di meritare la maglia da titolare in quel ruolo. Anche Konate ha dimostrato di poter essere un esterno di centrocampo. La difesa, così come contro la Ternana, ha dato segnali incoraggianti (il gol subito non fa testo, almeno per l’assetto dei quattro calciatori difensivi), e ha ragione Palladini a non aver rischiato l’inserimento di Pezzola per spostare Zini di lato, sia per non modificare ciò che ha funzionato sia perché a suo dire Zini potrebbe soffrire lo sforzo delle infinite discese sulla fascia.
Con il ritorno di Moussa Touré sulla mediana e l’avvicendamento ormai obbligato tra Sbaffo e Nouhan, la squadra per Arezzo è praticamente pronta. Anche senza Alfieri e Bongelli e dunque con due incontristi (Candellori-Moussa), Sbaffo dietro Eusepi garantisce qualità e aperture, con Marranzino e Konate chiamati a supportare Eusepi. Questo lo vedremo nella partita più difficile di tutte, ad Arezzo, e probabilmente dal lunedì successivo. Per ora si è a +4 dai play out, bisognerà riprendere a correre.
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