Offese nel “Libro dei ricordi” di Costantino Rozzi: la famiglia chiede rispetto per la sua memoria

ASCOLI - Qualcuno si è introdotto nella tomba di famiglia, aperta per volontà della moglie del presidentissimo, ed ha scritto frasi poco piacevoli. L'episodio a poche ore dall'aggressione subita da due minorenni ascolani nel quartiere Agraria di San Benedetto
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di Elena Minucci

 

Rispetto per Costantino Rozzi e la sua memoria. Questo è quello che chiede la famiglia del presidentissimo dopo lo spiacevole episodio accaduto vicino alla sua tomba, nel cimitero di Ascoli: sono apparse frasi dal contenuto offensivo nel “Libro dei ricordi”, dove tifosi, conoscenti e amici, sono soliti lasciare pensieri e messaggi.

 

La tomba di Costantino Rozzi nel cimitero di Ascoli

La vicenda ha suscitato amarezza e indignazione. E immediata è stata la reazione della famiglia Rozzi che ha espresso il suo disappunto e ha chiesto rispetto per Costantino e tutti i suoi cari: «Il fatto che qualcuno si sia recato alla tomba di Costantino per scrivere nel libro delle dediche alla sua memoria, strumentalizzando anche i ricordi che vengono inviati verso l’infinito, l’eternità, non è un bel gesto.

È irrispettoso nei confronti di Costantino stesso, che mai nella sua vita e durante la sua presidenza avrebbe voluto questo clima di odio tra le tifoserie, che arriva a coinvolgere anche giovanissimi.

Ma non è rispettoso neanche per i suoi familiari che riposano accanto a lui, la moglie Franca, il padre Guido e la mamma Lucia.

Il fatto che la tomba sia aperta e quindi accessibile a tutti, come voluto dalla moglie Franca, non autorizza chiunque a fare quello che vuole all’ interno. Si chiede rispetto anche per tutti i familiari». 

 

L’episodio arriva a poche ore dall’aggressione subita da due minorenni ascolani nel quartiere Agraria a San Benedetto del Tronto.

 


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