In piazza Roma nasce il museo
Ma l’Officina 177 resta senza casa

SPINETOLI - L'annuncio del sindaco Luciani su Facebook, nei fatti, "sfratta" la meritoria associazione che da anni organizza il bel festival "L'arte non è acqua". «Il paese sta morendo, ci auguriamo che la scelta dell'amministrazione sia giusta. Abbiamo riqualificato il locale a nostre spese, questa è la riconoscenza»
...

Il sindaco Alessandro Luciani annuncia la realizzazione di un museo della civiltà contadina e scoppia la bagarre. Ad contestare quanto sta per avvenire, in particolare, è l’associazione culturale Officina 177, da anni attiva, tra l’altro, nell’organizzazione del bel festival estivo “L’arte non è acqua”, che ha portato in loco gente come Riccardo Sinigallia, Giorgio Montanini, Marlene Kuntz, Lo Stato Sociale, Giorgio Canali.

La piazza di Spinetoli affollata per uno degli evento organizzati da Officina 177

Al centro del dibattere, i locali nel piano terra dell’edificio comunale sito in piazza Roma, che saranno oggetto di adeguamento funzionale per la realizzazione del museo. Proprio lì, infatti, ha sede la Cucina di Officina 177. «Si, avete capito bene. -attaccano dall’associazione- Dopo la “baracca” ci stanno togliendo l’altro unico posto che la comunità spinetolese utilizza, lo stesso posto che è stato rilevato dall’associazione in condizioni indecenti. Negli anni, a nostre spese, è stata realizzata un’intercapedine di cartongesso per fronteggiare l’umidità su tutte le mura dei locali, sono stati realizzati impianti di acqua, luce e gas, acquistati i componenti della cucina quali cappa, tavoli, lavandini, cucine, forni, frigoriferi, tutto rigorosamente inox. Insomma, il locale da disastrato è diventato a tutti gli effetti una cucina che prepara da mangiare per migliaia di persone in estate, che è stato utilizzato a titolo gratuito da tutti gli spinetolesi per festeggiare il compleanno, per riunirsi o semplicemente per passare una serata insieme nel desolato centro storico. Ora l’amministrazione ci fa sapere ufficialmente tramite un post su Facebook del sindaco che quel locale ci verrà tolto. Quel locale in cui 10 anni fa Officina 177 è nata verrà adeguato per la realizzazione di un museo della civiltà contadina, per il costo di 170.000 euro, che conteremo centesimo dopo centesimo soprattutto quelli spesi fuori da quelle quattro mura».
Un boccone amaro da digerire e che rischia di mettere a repentaglio l’esistenza di questa realtà che tanto si è prodigata per il Piceno, realizzando eventi di qualità.
«Già nel 2015 ci trovammo a criticare in maniera decisa e diretta l’amministrazione comunale. All’epoca si parlava della scellerata vendita della farmacia comunale sita nel capoluogo. Ferita ancora aperta per tutti gli spinetolesi che vedono, giorno dopo giorno, un paese che muore, che cade nel degrado, che si spopola. Dopo quasi 4 anni ci troviamo nuovamente a commentare una decisione della nostra amministrazione, nonostante siamo un’associazione apolitica. Questioni che riguardano le scelte amministrative non ci coinvolgono. Questo è, e sarà, sempre motivo di orgoglio per la nostra associazione. Se da 10 anni questa associazione si impegna a far vivere Spinetoli, riempirlo di ragazzi e far sorridere i bambini e proprio perchè la politica non ci riguarda. Questa volta però le scelte dell’amministrazione ci coinvolgono in maniera diretta».

Il sindaco Luciani (foto Vagnoni)

Poi la conclusione: «L’associazione non ha assolutamente né l’arroganza né i mezzi giuridici per la rivalsa del locale. Infatti, dopo 10 anni l’amministrazione non è stata in grado neppure di stipulare con l’associazione un contratto di affitto/comodato. Questa la riconoscenza nei confronti di ragazzi che cercano di fare qualcosa per il paese, per il centro storico. Non abbiamo la presunzione di pretendere un locale comunale pensando di gestirlo o sfruttarlo al meglio per la comunità. L’associazione no, ma il comune deve e dovrà farlo. Il risultato di questa scelta lascia molti ragazzi e cittadini con la rabbia, altri con il dubbio e altri con la speranza che la scelta del comune sarà vincente. Noi per il bene del nostro disastrato paese ce lo auguriamo dal profondo del cuore. Dopo il forno, la farmacia, la banca, la baracca, il bar anche la cucina di Officina 177 non ci sarà più. Questa sarà un’altra triste scomparsa degli ultimi 5 anni. Non chiedeteci se Officina 177 riuscirà a svolgere le sue attività come negli ultimi anni. Ci penseremo quando avremo smesso di piangere».

Lu. Ca. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X