di Benedetto Marinangeli
Il Circolo Nautico Sambenedettese in prima linea sui temi ambientali. E lo fa con il progetto Life Gate, che punta a ridurre la presenza di plastica nei bacini portuali. Si tratta di un imbuto con alla base una pompa immersa che aspira acqua creando una depressione sufficiente a formare un effetto simile allo scarico di un lavandino. L’acqua è risucchiata nel raggio di circa sette metri dall’impianto e tutti i rifiuti galleggianti si convogliano dentro un cestino con rete a maglie molto strette, capaci di filtrare rifiuti e microplastiche fino alle dimensioni di 2 millimetri. In normali condizioni un solo impianto è capace di raccogliere circa 1,5 chili di rifiuti al giorno ma nel porto di San Benedetto la raccolta raggiunge anche una media giornaliera di circa 3 chili.
Il macchinario che tiene pulito il mare dai rifiuti galleggianti
«Nel programma delle priorità da attuare nel 2018, -afferma il presidente Arcangelo Caputo– il Circolo Nautico Sambenedettese ha inserito la sensibilizzazione ai temi ambientali. Un’opportunità inaspettata si è presentata quando la ditta Poralu che cura il progetto Lifegate Seabin ha deciso di installare due impianti nelle Marche con il supporto della Whirpool. Conoscevamo già il Lifegate, un’invenzione di due ragazzi australiani di qualche anno fa che presentata al Salone Nautico di Nizza, è stata poi sviluppata e commercializzata». «Chiaramente -continua- un solo impianto non è sufficiente né a pulire il porto né a risolvere i problemi d’inquinamento ma il nostro progetto è quello di aumentare il numero di Life Gate a sei postazioni nei punti nevralgici della darsena turistica. La speranza è che l’impatto mediatico che può provocare un piccolo imbuto possa far riflettere i cittadini a un uso più consapevole dell’ambiente con una cosciente gestione dei rifiuti. Il Circolo Nautico Sambenedettese farà la sua parte per accendere i riflettori su questo tema».
«Oltre a San Benedetto -aggiunge Angelo Crescenzi delegato agli ormeggi, pontili e manutenzione del circolo- l’altro impianto è stato installato a Marina dei Cesari a Fano. Sull’Adriatico c’è anche Cattolica, mentre sullo Jonio Roccella Jonica. Sul Tirreno ce l’ hanno Varazze, Portofino e Santa Margherita Ligure. Dal 28 settembre ad oggi abbiamo già raccolto 66,3 kg di rifiuti galleggianti ed entro un anno arriveremo ad una tonnellata. Il cestino raccoglie le microplastiche e già questa mattina ne abbiamo tirate via 7 chili. I rifiuti tirati fuori dall’acqua vengono smaltiti nell’indifferenziata mentre i più grandi secondo le modalità previste».
Il porto di San Benedetto (foto Vagnoni)
Sui costi Crescenzi è esplicito. «Innanzitutto questo primo impianto l’abbiamo avuto in comodato d’uso dalla ditta Poralu per farlo conoscere. Costa 1 euro al giorno di energia elettrica che ci piacerebbe gestire con il fotovoltaico. Il prezzo del macchinario è di 4.000 euro e speriamo di trovare risorse necessarie per completare il nostro progetto».
«Come Capitaneria di Porto -è il comandante Mauro Colarossi che parla- i temi relativi all’ambiente sono fondamentali. Con questo macchinario si lavora sul post mentre ci stiamo impegnando tanto sul fronte della sensibilizzazione dei giovani. Nel corso del 25° della Fondazione Libero Bizzarri abbiamo interloquito alla Palazzina Azzurra con i ragazzi delle terze media e la cittadinanza sviluppando proprio queste tematiche e siamo pronti per fare altri incontri in futuro. Ci confrontiamo spesso con gli operatori del porto e con i pescatori si sta ragionando su vari aspetti, in primis le cassette di polistirolo. Insomma si lavora a 360 gradi. Nel nostro bacino si concentrano le criticità ma rientra nella norma per quanto riguarda lo sporco».
«Siamo sula stessa linea della Capitaneria di Porto -chiude la serie degli interventi il sindaco Pasqualino Piunti– e sono contento che ci sia questa unicità di intenti. I rifiuti galleggianti in porto rappresentano solo la punta dell’iceberg perché la situazione del fondale non è ottimale. E’ importante, inoltre, che con questo macchinario San Benedetto sia il punto di riferimento per il centro Italia. Decoro, pulizia e abbattimento delle barriere architettoniche sono i nostri obiettivi di mandato e per questo motivo daremo la nostra piena collaborazione al Circolo Nautico Sambenedettese».
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