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Stoccaggio del gas in Riviera:
«Vietato abbassare la guardia»

SAN BENEDETTO - L'allarme del comitato "Ambiente e Salute nel Piceno": «Il progetto è ancora in essere». Attesa per la pronuncia del Tar. Sabato 2 dicembre convegno sul tema
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Stoccaggio del gas a San Benedetto, vietato abbassare la guardia. In attesa della sentenza del Tar Marche, prevista per il febbraio 2018, il comitato Ambiente e Salute nel Piceno, presieduto da Alfredo Vitali, tiene in allerta i cittadini con un convegno che si terrà sabato 2 dicembre, con inizio alle 16,30, presso la sala consiliare del Comune. «Da sempre la prima ragione dei nostri incontri pubblici è quella di fare informazione sulle evoluzioni del progetto Stoccaggio Gas San Benedetto e delle azioni intraprese per contrastarne la realizzazione. -spiegano da Ambiente e Salute nel Piceno- Per prima cosa vorremmo sfatare la convinzione diffusa che il progetto sia ormai rigettato, convinzione pericolosa ai fini della battaglia poiché infondata, e lo dimostra la stessa Gas Plus assorbendo il 51% delle azioni del colosso G.D.F. Suez che ha abbandonato il progetto. Quindi la procedura è in essere ma in attesa della sentenza del TAR Marche che si avrà a febbraio, qualora tale sentenza non ci fosse favorevole si passerebbe alla fase di Conferenza dei Servizi Stato-Regione, sulla quale la Regione Marche ha già formalizzato la propria contrarietà all’intesa con una delibera votata all’unanimità dall’intero consiglio. Non dimentichiamo però che questa volontà potrebbe essere impugnata davanti al Tribunale Amministrativo dall’azienda e tutto si rimetterebbe in discussione. Questo è lo scenario che riteniamo possibile, che ci preoccupa e ci impone di non abbassare la guardia».

Una manifestazione promossa dal comitato

«A dir poco incresciosi gli ultimi accadimenti che hanno causato l’annullamento di tre dei quattro ricorsi al TAR depositati, di cui uno firmato da alcuni membri del nostro direttivo. Certo non ci aspettavamo un simile fatto, né di venirne a conoscenza dalla stampa, ma non ci siamo persi d’animo. -continua il comitato- Ci siamo presi il tempo necessario per verificare attraverso un accesso agli atti quanto fosse accaduto e poi organizzati per rimediare al fatto, munendoci della consulenza dell’avvocato Fabiana Pechini di Roseto, con la quale abbiamo riunito le forze, e con i comuni di San Benedetto, Monteprandone, Grottammare e Martinsicuro, attivato degli interventi nell’unico ricorso rimasto, ridando così come nelle nostre intenzioni iniziali la forza al ricorso dell’intero territorio».
Tra i relatori del convegno ci sarà proprio Pechini. Con lei, il docente di diritto costituzionale (Università di Teramo) Enzo di Salvatore, e l’avvocato Corrado Canafoglia dell’Unione Nazionale Consumatori. «L’esposto penale che abbiamo preparato con Canafoglia è pronto da un po’ di tempo, abbiamo però deciso insieme di ritardarne il deposito visto i drammatici eventi sismici che anno colpito il nostro entroterra. -è la conclusione- Abbiamo ritenuto infatti fondamentale aggiungere nuovi documenti di studi relativi proprio alla conformazione geo-sismica del territorio e alle leggi che sono in vigore dal terremoto dell’Aquila».

 


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