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«Impianti senza autorizzazione,
faremo ricorso al Tar»
E’ battaglia sull’aria pulita

VILLA SANT'ANTONIO - Il sindaco Falcioni sul depuratore del Marino il cui cattivo odore si sente anche a Caselle e Castel di Lama: «Con l'approvazione provvisoria, chiederemo la revoca». L'intervento all'assemblea del comitato anti-inquinamento: «Occorre un rilevatore per la qualità dell'ossigeno»
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di Claudio Felicetti 

Il comitato anti-inquinamento “Voglio aria pulita” e l’amministrazione comunale di Maltignano fanno fronte comune contro le puzze dei due depuratori del Consind, da cui si diffondono i miasmi che ammorbano i centri abitati di Villa Sant’Antonio e Caselle, e programmano azioni di protesta per far cessare le insopportabili esalazioni che rendono l’aria irrespirabile. Parola d’ordine: non mollare e andare avanti sempre più determinati.

Un momento della riunione di lunedì sera

Nella nuova assemblea pubblica, tenutasi lunedì sera nel teatrino parrocchiale di Villa Sant’Antonio, il sindaco di Maltignano Armando Falcioni ha riferito sulla lunga guerra, iniziata 17 anni fa, contro l’impianto del Consind situato a Marino del Tronto. «Una battaglia a suon di petizioni, esposti alla Procura della Repubblica e pareri contrari, che però hanno dato risultati nulli», ha affermato sconsolato Falcioni. Secondo quanto riferito dal primo cittadino, che ha inviato anche in questo caso un esposto alla Procura, all’impianto mancherebbe ancora l’AIA, cioè l’Autorizzazione Integrata Ambientale. «Ora si parla di autorizzazione provvisoria da far diventare poi definitiva. -ha aggiunto- Noi ne chiediamo la revoca e, in subordine, faremo ricorso al Tar contro l’approvazione definitiva».
Anna Laura Luciani, Valeria Salvi, Domenico Marozzi e Anna Rita Testa, coordinatori del comitato, hanno ricordato il lavoro svolto finora dai residenti-attivisti sottolineando l’inerzia prolungata se non il disinteresse, altrettanto colpevole, da parte di istituzioni e organismi tecnici verso il problema. Dai dati raccolti, emerge comunque una tendenza inequivocabile: le segnalazioni di miasmi nell’aria (puzza di zolfo o di plastiche bruciate) sono state effettuate in larga parte dai residenti nei fine settimana degli ultimi mesi.
In attesa del programma operativo dettagliato, promesso nel corso del tavolo tecnico del 23 novembre scorso in Provincia, su cui il comitato e il sindaco Falcioni nutrono forti dubbi e perplessità, “Voglio aria pulita” ha indicato il percorso per arrivare ad accertare l’origine della puzza ammorbante: coinvolgimento di tutti i cittadini, controlli mirati dell’Arpam di tutto il ciclo della depurazione Consind, segnalazioni dei miasmi in qualsiasi ora del giorno e della notte, installazione della centralina per il rilevamento della qualità dell’aria.

 


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