di Claudio Felicetti
La centralina fissa in corso di ripristino
Mesi fa avevano dichiarato solennemente di voler risolvere il problema dei miasmi ammorbanti e dell’inquinamento atmosferico che assillano da tempo i residenti delle popolose frazioni di Villa Sant’Antonio e Maltignano: ora la Provincia partorisce il classico topolino, mentre l’Arengo continua a distinguersi per l’inerzia e il suo assordante silenzio. Appena venti giorni di monitoraggio con un laboratorio mobile e il ripristino dell’obsoleta centralina di rilevamento della qualità dell’aria situata nella zona di Campolungo, questi i provvedimenti (fatti trapelare sulla stampa) adottati da Palazzo San Filippo per individuare le cause e la provenienza delle puzzolenti emissioni atmosferiche e di quelle inquinanti che creano disagi e mettono a rischio la salute dei residenti.
Ma il Comitato “Aria pulita”, tenuto ancora una volta all’oscuro dalla Provincia, giudica i provvedimenti inadeguati e tecnicamente discutibili. Senza dimenticare l’annosa questione del rinnovo dell’autorizzazione all’Uniproject, la ditta specializzata nel trattamento dei rifiuti liquidi, pericolosi e non, con sede a Maltignano.
«Nel giro di pochi giorni – affermano i componenti del Comitato -la Provincia è intervenuta in tema ambientale con tre provvedimenti. Il primo, passato completamente sotto silenzio, è la determinazione n. 304 del 28/02/2018 con cui concede l’ennesima proroga all’Uniproject, questa volta per lavori necessari alla riduzione del rischio idrogeologico. Ricordiamo che l’Uniproject si trova su un’area a rischio esondazione e ha noti problemi giudiziari.
Con altri due provvedimenti, invece, la Provincia ha finalmente fatto sapere, dopo mesi e ripetuti solleciti da parte nostra, che in risposta alle perduranti proteste e richieste di controlli ripristinerà la vecchia centralina di Campolungo, dismessa da tempo, con tecnologia già vecchia anni fa, ancor più oggi, e che rileva solo le polveri sottili (Pm10). Apprezziamo la riattivazione della centralina – commentano i componenti del Comitato Aria pulita -, ma è noto che essa rileva solo Pm 10 e che nulla ha a che vedere col problema segnalato dei cattivi odori.
Fumi dalla Ocma quando ancora era in funzione
Si parla poi di generici controlli con una grande notizia: abbiamo il robot che rileva la causa delle nauseanti puzze che ammorbano da tempo i residenti di Villa Sant’Antonio e dintorni. La simpatica macchinetta girerà tra Campolungo e Maltignano per ben 20 giorni, un tempo del tutto insignificante ai fini di un serio controllo. Di certo non sarà il terrore delle attività produttive inquinanti.
Da tempo i residenti segnalano che l’origine dei cattivi odori viene sicuramente anche dal depuratore consortile gestito dalla Picena Depur, che ha molti legami con la Uniproject, ma nessuno sembra voler sentire e capire».
Infine, la stoccata all’Arengo. «Il sindaco Guido Castelli e il presidente del Consiglio comunale Marco Fioravanti – sottolineano i residenti di Villa Sant’Antonio – dopo aver assunto solennemente impegni pubblici durante una seduta consiliare, continuano a non rispondere e a non prendere provvedimenti, dileggiando in tal modo sia i cittadini sia le istituzioni che rappresentano. Da parte sua, la Provincia mostra di voler intervenire ma, allo stesso tempo, concede nuova autorizzazione alla Uniproject e predispone degli interventi che sa essere del tutto inadeguati e che non porteranno a nessuna reale soluzione del problema.
A questo punto – concludono – è legittimo chiedersi per quale reale ragione le istituzioni in modo palese non intendono realmente risolvere il problema. Quali sono i veri motivi e i reali interessi? Di certo non quelli della salute dei cittadini».
Il comitato “Aria Pulita” torna alla carica: «Castelli e Fioravanti rispettino gli impegni»
Miasmi,il silenzio di Provincia e Arengo «Nessuna indagine, niente centraline»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati