di Luca Capponi
Riaprirà in brevissimo tempo, verosimilmente dopo il 1 maggio, il mitico sentiero delle “svolte”, il primo ripido tratto che da Foce di Montemonaco conduce al Lago di Pilato. Un tracciato storico per migliaia di appassionati di montagna, chiuso da tempo a causa della micidiale combo sisma-neve. «Ringraziamo il Cai per il contributo di 3.000 euro necessario al ripristino del sentiero. -spiega il sindaco di Montemonaco Onorato Corbelli– Mancano veramente pochi giorni alla riapertura, giusto il tempo di avere i permessi per eliminare due grandi massi rimasti ad ostruire il passaggio. Contiamo di renderlo fruibile entro la prima settimana di maggio, non credo però in tempo per l’imminente ponte della Festa del Lavoro».
Un’immagine del Lago di Pilato
Situazione diversa per il Rifugio Sibilla e per la relativa strada, chiusa dopo che il maltempo aveva scoperchiato il tetto dello stesso rifugio, fatto di eternit. Intervento dell’Asur, bonifica dei siti adiacenti e strada ancora chiusa per una decina di giorni almeno. «Per il rifugio invece temo che occorrerà attendere qualche mese per risolvere le pratiche di gestione e ricalcolare i lavori d’intervento» continua Corbelli. Il quale come da qualche anno ormai continua anche a lavorare sul “sogno” Grotta della Sibilla, sito fantastico e leggendario il cui ingresso è ostruito dalla notte dei tempi ma che il primo cittadino intende a tutti i costi riportare agli antichi fasti: «Senza deturpare nulla ovviamente né essere invasivi. Si tratta solo di far tornare l’entrata come era una volta». Ad oggi, dopo la conferenza dei servizi del 19 aprile, ci sono in attesa relazioni e accertamenti da effettuare sul sito prima di prendere qualsivoglia decisione.
Sibilla, lago di Pilato e Gerosa Montemonaco riparte così (Foto)
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