di Claudio Romanucci
Buona parte della ripresa in superiorità numerica, il vantaggio iniziale favorito dall’uscita a vuoto del portiere Iacobucci: sono i vantaggi che l’Ascoli non ha sfruttato a dovere oggi pomeriggio a Chiavari.
Serse Cosmi
Lo scontro diretto contro l’Entella era cruciale, un’occasione per affilare una serie di sorpassi in classifica clamorosamente sciupata. E sabato prossimo contro l’Avellino sul piatto ci sono altri 3 punti pesantissimi in un altro duello da “mors tua vita mea”.
Troppi errori nonostante un buon approccio ed una partenza che ha sorriso all’Ascoli. Poi il solito: squadra dietro a controllare e ripresa che s’è aperta con il pari dei biancocelesti guidati dall’ex Alfredo Aglietti. «Essere andati in vantaggio – commenta il mister del Picchio – e poi aver commesso un errore clamoroso in occasione del pareggio possono essere considerati una occasione mancata. E’ un campionato di sofferenza, non c’è niente di sicuro. Se fossimo stati una grande squadra, avremmo vinto ma capita anche alle big di non sfruttare le occasioni. La gara di Baldini? Non voglio parlare di singoli, la rosa ci impone di mettere dentro gente giovane.
Il mister a fine gara
Quando eravamo in vantaggio numerico sull’Entella dovevamo correre e allargare il gioco mentre gli esterni venivano dentro. Clemenza non sta attraversando un bel periodo per le qualità che ha. In allenamento è magico, forse non attraversa un periodo di fiducia. Credo nella salvezza al 100%».
Alfredo Aglietti recrimina per le assenze: «Spesso – ha detto – i gol che prendiamo sono nostri demeriti Non possiamo fare sempre due gol per vincere. Per noi è difficile costruire e mantenere positivo l’aspetto psicologico. Oggi abbiamo giocato con un ragazzo del ’99 e senza mezzo attacco».
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