Terrorizzarono i clienti del Conad,
arrestate tre persone
a nove mesi dalla rapina

SAN BENEDETTO - Operazione congiunta di Carabinieri e Polizia. Le manette scattano ai polsi di due sambenedettesi di 29 e 40 anni e un foggiano di 28. Decisive le immagini delle videocamere e il Dna ricavato da caschi e guanti abbandonati dopo il colpo
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Operazione congiunta di Carabinieri e Polizia, e alla fine in manette finiscono i tre autori della rapina che venne commessa il 10 ottobre 2017 al supermercato Conad di San Benedetto. I tre – conosciuti alle forze dell’ordine – sono due sambenedettesi di 29 anni (S.D.F.) e di 40 anni (R.R.) e il 28enne foggiano S.V., tutti raggiunti dal provvedimento di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale di Ascoli, Annalisa Giusti, su richiesta della piemme Cinzia Piccioni. Le indagini, come si può evincere dal lungo periodo intercorso tra la rapina e le manette, sono state quantomeno complesse. Sono durate circa nove mesi. Partirono da quel pomeriggio in cui i tre si presentarono con una pistola, poi risultata arma giocattolo, alla cassa del Conad. Messo a segno il colpo, fuggirono dopo aver terrorizzato i dipendenti e i clienti in fila alla cassa. Il bottino fu di circa 6.000 euro. Alla fine si sono rivelate determinanti non solo le immagini delle videocamere, ma anche gli esami sul Dna effettuati sui caschi e sui guanti che i rapinatori abbandonarono non lontano da via Mazzini durante la fuga. Sono stati tutti e tre associati al carcere ascolano di Marino del Tronto.

 

 

 

 


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