Non si è fatta attendere la replica del vice presidente del Consiglio regionale, Piero Celani alle esternazioni del capogruppo consiliare di Forza Italia, Alessandro Bono dopo la partecipazione dell’ex sindaco al dibattito politico della Festa dell’Unità. Celani non le manda certo a dire e risponde punto per punto a Bono non senza qualche frecciata velenosa indirizzata ai piani alti di Palazzo Arengo dove siede il sindaco Guido Castelli. «Noto con una certa sorpresa e direi anche stupore -esordisce Celani- che la mia partecipazione al dibattito, presso la festa dell’Unità la settimana scorsa, insieme ai già sindaci Ciccanti e Allevi, confronto tutto incentrato sui temi della Città, con qualche “digressione” politica, abbia messo in agitazione tantissimi amici, ed ex amici. Rassicuro tutti, che non è stata una adunanza sediziosa, tra l’altro fatta in pubblica piazza, ma un confronto sereno, democratico e costruttivo, incentrato su temi cittadini, con qualche puntatina su eventuali futuri scenari politici in vista delle prossime scadenze elettorali. Tra l’altro eravamo ad una kermesse di un partito e non ad un torneo di bocce, quindi faccio fatica a capire come non si potesse parlare di politica. Però viste, e sentite, le varie reazioni in proposito mi preme fare alcune osservazioni».
L’AFFONDO DI CELANI
«Innanzitutto -prosegue il vice presidente del Consiglio regionale- saluto con estremo piacere, e ringrazio, l’amico Alessandro Bono, in quanto mai presente nel dibattito politico e amministrativo, e mai ha ritenuto di invitare il “loro” Consigliere Regionale ed ex Sindaco per sapere cosa ne pensasse su certe scelte, ed eventualmente chiedere il suo contributo. Forse allora il Consigliere Celani non era una “risorsa preziosa”, come lo è oggi, a meno di un anno dalle elezioni! Ancora: cari amici, ed Ex, state tranquilli (no sereni perché porta male), io sono stabilmente in Forza Italia dal 1995 e non ho alcuna intenzione di abbandonare. Sono sempre più convinto della validità della proposta politica del centro destra ed in particolare di Berlusconi e Tajani, ai quali và tutta la mia stima, ma non mi chiudo in una torre, e sono sempre pronto a confrontarmi con tutti nell’interesse esclusivo del territorio da cui provengo. Il problema quindi, o se volete l’incongruità, statene certi, non sono io, ma chi ad esempio nel corso delle regionali del 2015 ha strizzato l’occhio a qualche candidato del PD, pur di far fuori la “risorsa preziosa”, o di chi si è adoperato affinché questa risorsa non diventasse parlamentare! E su tutto ciò, caro Alessandro, cosa ha detto il gruppo consiliare di Forza Italia? Che tipo di analisi “seria” ha fatto sui risultati delle recenti elezioni politiche del 4 marzo? Al sottoscritto -conclude- non sono giunte notizie in proposito, ma è pur vero che all’epoca non ero ancora una preziosa risorsa, ma forse un problema! Sono convintissimo e determinato in futuro a dare un forte e serio contributo al governo cittadino affinché Ascoli possa tornare a crescere, ma credo di farlo in prima linea, e non nelle retroguardie, dato che adesso sono tornato ad essere “prezioso”!».
rp
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