Trivelli, Cesaroni e Antognozzi durante l’inaugurazione
di Maria Nerina Galiè
L’Hotel “Interamnia Suites” è una ventata di ottimismo per Comunanza e per l’intera area montana. Uno stimolo ai giovani verso un approccio al mondo del lavoro scevro dall’affannosa e frustrante ricerca del posto fisso. Una nuova realtà imprenditoriale vocata al business, come è giusto che sia, che unisce però il coraggio di intraprendere la “professione che piace” all’attaccamento per il “luogo natio”. C’era un po’ di tutto questo nel taglio del nastro della struttura ricettiva che sabato 8 settembre ha radunato moltissime persone, tra cui diversi rappresentanti dell’amministrazione comunale, in piazza Santa Caterina, sulla quale l’hotel si affaccia. «E’ il lavoro che ho sempre desiderato fare», ha detto Selene Trivelli, titolare dell’attività che si sviluppa all’interno di un palazzo storico, acquistato invece dalla società immobiliare “Assia srl” di Pio Antognozzi, imprenditore locale che ha fatto della sua azienda, la “Selettra srl”, un nome noto a livello internazionale.
Un interno dell’Interamnia
“Interamnia Suites”, come ha voluto la Trivelli (32 anni, laureata in discipline della mediazione linguistica con la passione per l’inglese ed un’esperienza nel settore in un hotel a 5 stelle a Roma), coniuga funzionalità e modernità con un’ambientazione tradizionale. «Ospita sette ampie stanze con letti king size -spiega la giovane manager- al fine di garantire un soggiorno di qualità. E’ dotato di un sistema wifi collegato alla banda ultra larga; smart tv in ogni camera con la possibilità di utilizzare app; controllo di accessi mediante smartcard, per garantire un livello di sicurezza elevatissimo. Il buffet per la prima colazione propone prodotti tipici del territorio. Il tutto in una location dal grande potenziale turistico, ma su cui si dovrà avviare una consistente opera di valorizzazione in cooperazione tra pubblico e privato. Il nostro è un primo passo verso la riqualificazione del centro storico di Comunanza». Un luogo a cui Antognozzi, suocero della Trivelli, è particolarmente legato. «Sono nato davanti alla chiesa di San Francesco -racconta- amo questo posto e vorrei rivederlo pieno di vita. Mi rivolgo ai giovani soprattutto: tirate fuori idee e spirito di iniziativa. I finanziamenti si trovano. Anche in questo caso, le spese di allestimento sono state supportate da forme agevolate di accesso al credito e per le Start up. Bisogna guardarsi intorno e cogliere le numerose opportunità offerte dal territorio ma anche dagli aiuti economici. Datevi da fare, non rimanete a braccia conserte ad aspettare il posto fisso».
Il plauso per la nuova attività è arrivato anche dal sindaco Alvaro Cesaroni: «Comunanza ha notevoli possibilità di sviluppo legato al turismo. E’ ricca di storia, scorci da valorizzare e tradizioni da tramandare. Come amministrazione abbiamo puntato molto sul recupero della storia. Entro un paio di mesi inaugureremo il piazzale Conad, dove sono stati riportati alla luce i reperti delle antiche terme romane a testimonianza delle importanti origini del nostro paese. Ben vengano progetti come questo di oggi ad opera di cittadini che tengono al territorio ed ai quali non resta che augurare il successo».
Già il nome la dice lunga sul ruolo che la struttura ricettiva si prefigge di ricoprire nel contesto sociale: «Richiama l’autorevole passato di Comunanza -ricorda Stefania Cespi, presidente dell’Archeolclub, nel suo breve excursus storico durante la cerimonia inaugurale- quando era un importante insediamento romano, posto sulla Salaria gallica e che univa Asculum a Urbs Salvia (Urbisaglia), conosciuto come “Interamnia Poletina Piceni”. Interamnia significa terra tra corsi d’acqua, nello specifico il fiume Aso, il “fosso di Velloca” e il “fosso delle cucciole”».
«E’ risaputo -conclude Selene Trivelli- che dove c’è un corso d’acqua, grande o piccolo che sia, c’è vita. E noi vorremmo rinnovare lo spirito e la vivacità che trapelano dai racconti di chi nel centro storico ci è nato ed ha assistito all’incedere del tempo scandito dal fiume. Voglio infine rivolgere un sentito ringraziamento alla mia famiglia, il cui supporto è stato fondamentale e sarà senza dubbio la leva per affrontare questa nuova avventura, in un momento molto particolare per il territorio Piceno».
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