Provincia, la promessa di Fabiani:
«Se eletto lascio gli altri incarichi»

ASCOLI - La corsa verso la presidenza di palazzo San Filippo. Il sindaco di Montegallo: «Sarò sempre a disposizione di cittadini e sindaci». Il presidente uscente Paolo D'Erasmo: «Quattro anni fa Castelli non si candidò temendo il dissesto dell'Ente che non gli avrebbe permesso altre candidature»
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Paolo D’Erasmo e Sergio Fabiani

di Renato Pierantozzi

«Se sarò eletto in Provincia lascerò alcuni degli incarichi (presidente Ato delle acque e vice presidente Consind, ndr) che ricopro». E’ quello che ha detto il candidato presidente del centro sinistra alla presidenza di Palazzo San Filippo, Sergio Fabiani durante la conferenza stampa di presentazione della sua lista. «Sono orgoglioso del fatto che la scelta è ricaduta su di me -dice- e il mio telefonino sarà sempre acceso, giorno e notte, a disposizione dei sindaci e dei cittadini. Se sarò eletto governerò insieme ai sindaci per il bene del territorio. Sulla ricostruzione posso dire che è necessario alleggerire il peso della burocrazia anche se non dobbiamo dimenticarci che ogni volta, dopo ogni scossa, siamo dovuti ripartire da zero. Prima di ottobre, infatti, eravamo già pronti con le messe in sicurezza, ma poi la terribile scossa del 30 ottobre ha sconvolto tutto quanto. Per non parlare poi di quelle di gennaio con due metri di neve. Pur avendo una casa a Monticelli ho deciso di tornare a vivere a Montegallo in mezzo alla mia gente. Molte volte una pacca sulla spalla è più importante di tanti altri aiuti». Anche il presidente uscente Paolo D’Erasmo tira la volata a Fabiani. «E’ l’uomo giusto per la Provincia -dice D’Erasmo- E’ un sindaco del cratere che conosce bene le difficoltà del territorio. Quattro anni fa il centro destra con il sindaco Guido Castelli non presentò un candidato presidente perché aveva paura del dissesto dell’ente che avrebbe poi determinato l’impossibilità di candidarsi in seguito per qualcuno. Sono convinto che con Fabiani l’Ente potrà uscire definitivamente dalla fase di pre dissesto grazie al lavoro fatto in questi anni. Sui rifiuti -conclude D’Erasmo- posso dire che in 4 anni abbiamo fatto partire l’Ata e siamo arrivati al 65% di differenziata pur partendo da un dato molto negativo perché il Comune capoluogo era fermo al 44%. Per il futuro penso che è il caso di iniziare a ragionare in ottica di ambito Marche Sud non dimenticando che grazie alla differenziata siamo passati da 50.000 a 35.000 tonnellate di rifiuti che finiscono in discarica». Sulla candidatura di Fabiani si fa sentire anche il segretario provinciale del Pd, Matteo Terrani: «Non c’è nessun trasversalismo, ma è un nome aperto ai movimenti civici e non solo al centro sinistra».


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